Torna il cinema alla Piccola Fenice di Senigallia
Fino a fine maggio rassegne sui temi: il cinema ritrovato, il cinema da salvare, i cortometraggi
Da giovedì 10 febbraio, torna il cinema di qualità alla Piccola Fenice. Il programma è il frutto di una progettazione condivisa tra Comune di Senigallia ed Associazione Confluenze APS.
Fino alla fine di maggio potremo assistere ad importanti film che seguono tre filoni precisi: il cinema ritrovato in collaborazione con la Cineteca di Bologna, il cinema da salvare (film importanti ignorati dal mercato) ed i cortometraggi.
Si comincia con una grande opera di Jean-luc Godard “Il Disprezzo” (Francia 1963, 103’ Versione Originale Sottotitolata) tratto dal romanzo di Alberto Moravia, Con Brigitte Bardot, Michel Piccoli e Friz Lang protagonisti.
Il Disprezzo, Godard rielabora Moravia attraverso la figura di Fritz Lang.
di Giancarlo Zappoli
Lo scrittore Paul Javal vive a Roma con la moglie Camille. Gli viene chiesto dal produttore americano Jerry Prokosch di riscrivere la sceneggiatura di un film ispirato all’Odissea la cui regia è stata affidata a Fritz Lang che Prokosch ritiene troppo intellettuale. Il produttore è attratto da Camille e Paul lascia che i due, nonostante la contrarietà di lei, possano rimanere da soli. Da questa situazione prende forma il disprezzo che Camille inizierà a provare per il marito. Jean-Luc Godard è reduce dal clamoroso insuccesso commerciale di Les Carabiniers quando accetta di girare questo che sarà uno dei film più mutilati (nella versione italiana) della storia del cinema.
Il soggetto nasce da un libro di Alberto Moravia nei cui confronti il regista rilasciò apprezzamenti contradditori che vanno dal totale interesse alla definizione “romanzo da leggere in treno”.
Già il casting fu contrastato. Godard voleva Kim Novak e Frank Sinatra mentre Ponti aveva in mente la coppia Loren-Mastroianni (che in quello stesso anno avrebbe dato prova di sé in Ieri,oggi, domani). L’accettazione da parte della Bardot mise d’accordo tutti anche se poi Godard definì lapidariamente il loro rapporto con la frase: “Io non l’interessavo, lei non m’interessava”.
Godard però può, grazie anche a un budget decisamente superiore a quelli a cui è abituato, al contempo accettare dei condizionamenti ed irriderli. A partire dal formato di ripresa: il cinemascope che non gli piace e del quale fa dire a Lang che si tratta di una tecnica di ripresa funzionale a riprendere solo serpenti e funerali.
Proprio grazie alla presenza di Fritz Lang può permettersi poi uno sdoppiamento in due personaggi che lo rappresentino sullo schermo. Il Maestro tedesco nel ruolo di se stesso può mostrare come un regista che ha diretto dei capolavori continui ad essere comunque alla mercé di produttori che nascondono la loro scarsa cultura dietro frasi rubate dai libri. Sull’altro versante c’è Michel Piccoli, con il suo cappello in testa anche in casa ‘alla Godard’, che nella lunghissima sequenza nell’appartamento in fase di sistemazione discute con la moglie utilizzando battute che il regista scriveva di giorno in giorno trasferendovi spesso i battibecchi che aveva con la moglie Anna Karina.
Su tutto domina il ‘farsi’ di un film con la sua quotidianità, gli scontri, la materia informe che troverà un proprio senso compiuto solo in una fase successiva dovendo superare un’infinità di ostacoli. Godard riesce anche a spostare di senso la nudità della Bardot, pretesa da Ponti, con una sequenza che segue i titoli di testa recitati. La allora icona di bellezza BB chiede al proprio compagno sullo schermo di dichiararle l’attrattiva delle parti del suo corpo quasi avesse bisogno di una conferma. Ponti taglierà, tra le altre manomissioni, l’intera sequenza nella versione italiana in cui quasi nulla verrà risparmiato, a partire dalla colonna sonora musicale che dalla incombente drammaticità dell’originale di Georges Delerue si trasforma, grazie a Piero Piccioni, in una partitura allegra e movimentata.
Proiezioni ore 17.30 e ore 21.30, ingresso Soci di Confluenze (chi vuole iscriversi per la prima volta può scaricare il modulo dal sito di Confluenze, che deve rinnovare può farlo la sera stessa) e giovani < 25 €3, non soci €5. Necessario green pass e mascherina ffp2.
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