Il menù dello Chef Stefano Berardinelli per la 2ª lezione del corso “4 ristoranti” al Panzini
Dal ristorante La Paglia di Marotta all'Istituto Alberghiero di Senigallia per illustrare i suoi piatti al corso di cucina amatoriale
Il corso di cucina amatoriale “4 ristoranti”, organizzato dall’Associazione Cuochi di Ancona, in collaborazione con l’Istituto Panzini di Senigallia è arrivato al suo 2ª appuntamento.
Martedì 1 febbraio, alla “cattedra” dell’Istituto Alberghiero, lo Chef Stefano Berardinelli, affiancato dallo Chef Giacomo Santini, Mattia Santinelli ed il personale di sala del ristorante La Paglia di Marotta.
Dopo diverse esperienze all’estero e in giro per l’italia, ora Stefano Berardinelli è da 5 anni al timone del ristorante La Paglia di Marotta, nel quale ha portato tutto il suo bagaglio personale per proporre ai suoi clienti un menù estroso ma sempre attento ai sapori originari.
Lo slogan che rappresenta la sua idea di cucina è infatti “Innovazione, passione e tradizione”, un concetto di partenza dal quale poi si sviluppano tutti i suoi piatti.
Anche per la lezione al Panzini, lo Chef Stefano Berardinelli ha riportato questo suo motto, presentando piatti che uniscono terra e mare. “Sono nato in campagna e poi mi sono trasferito a Marotta e per questo mi piace unire le mie origini con le materie prime offerte dal mare che ora vivo”.
Quattro le ricette illustate durante la lezione: baccalà in tre consistenze, tortelli al nero di seppia con mazzancolle lime e cocco, lingua affumicata con polipo guacamole e rosmarino e per concludere yogurt con olio extravergine mela verde e mandorle.
Tutte le ricette saranno riproposte nella rubrica “Le Ricette del Grande Max” di Senigallia Notizie e verranno pubblicate con cadenza settimanale nelle giornate di sabato.
Come nel primo appuntamento, anche questa volta ad accompagnare le portate dello Chef Berardinelli è stata scelta una selezione di vini provenienti da una cantina marchigiana: l’Azienda Mirizzi Monteccappone.
Gianluca Mirizzi, da vent’anni a capo dell’azienda avviata da tre generazioni, ha proposto quattro tipologie di vini, raccontandone le caratteristiche e la scelta degli abbinamenti. Ad accompagnare l’antipasto il Mirizzi Millesimè, un Verdicchio dei Castelli di Jesi metodo classico. A seguire il Federico II, Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore DOC e abbinato al secondo è stata scelta la bottiglia Ergo.
Il menù si è concluso con un vino dolce ottenuto dall’appassimento in pianta dell’uva, il Kylix Muffa nobile del 2020.
Il prossimo appuntamento del corso amatoriale di cucina “4 ristoranti” è in programma per martedì 8 febbraio con le ricette dello Chef Michela Domizi del tristorante Sella di Pitino di San Severino Marche.
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