“Profondo significato del Giorno della Memoria”
Maurizio Mangialardi dopo il confronto con Liliana Segre
Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria e, in attesa della quarta chiama per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, è stato per me un onore immenso avere avuto l’occasione di confrontarmi con Liliana Segre sul profondo significato di questa celebrazione.
La forza, la sensibilità e la dignità di questa grande donna affondano le radici nel ricordo di chi è sopravvissuto alla tragedia della Shoah. Un ricordo che oggi Liliana Segre continua a tenere vivo nelle tantissime occasioni pubbliche e negli incontri con le scuole affinché, come sosteneva Primo Levi, ciò che è accaduto con l’Olocausto non si ripeta mai più.
Un messaggio più che mai utile, direi anzi fondamentale, per difendere la nostra democrazia, la nostra libertà, i nostri diritti, e riaffermare l’idea di una società coesa, inclusiva e solidale.
Una società opposta a quella che alcuni vorrebbero, avvelenata dal rifiuto della diversità, dall’intolleranza e dal razzismo, troppo simile a quella odierna, dove proprio una donna come Liliana Segre, condannata giovanissima dal fascismo a vivere il dramma del campo di sterminio, è costretta a parlare ai giovani di speranza e futuro sotto la protezione di una scorta.
Eppure lei non si dà per vinta. E alle minacce dell’estrema destra, come ai raccapriccianti auguri di morte di certi “leader” politici che – orrori della politica italiana – in queste ore siedono ai tavoli nazionali dove sono in corso le trattative per l’elezione del Capo dello Stato, continua a opporre la forza delle idee e la virtù dell’ironia.
Davvero una grande lezione per tutti noi.
Maurizio Mangialardi
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!