PD Senigallia: “Missione 6 del PNRR, Senigallia penalizzata dalla Regione”
"Non sarà previsto alcun ospedale di comunità e casa della salute"
L’insignificanza politica della nostra città a livello regionale è stata certificata, nel settore più importante, la sanità. Dei ben 183 milioni di euro previsti per il bando PNRR missione 6 (sanità), ben 0 euro spetteranno a Senigallia.
Ovvero a Senigallia non sarà previsto alcun ospedale di comunità e casa della salute. Basta consultare le tabelle fornite dalla regione e constatare che Senigallia non compare mai.
Ricordiamo che questi nuovi luoghi di assistenza e cura, rappresentano quelle strutture sanitarie ritenute essenziali per la realizzazione della medicina del territorio. Territorio, quello senigalliese, con una popolazione di 44.000 abitanti.
Sono ritenute essenziali anche per alleggerire il carico di pazienti sugli ospedali e i pronto soccorso, proprio quello che serve al nostro ospedale, in piena crisi con il pronto soccorso e la reperibilità di medici e infermieri.
Le case della salute prevedono diversi servizi: i servizi di cure primarie erogati attraverso un’equipe multidisciplinare (come MMG e Ifec), il Punto Unico di Accesso, il servizio di assistenza domiciliare e di specialistica ambulatoriale per le patologie a elevata prevalenza, continuità assistenziale e la presenza medica e infermieristica sette giorni su sette e nelle 24 ore.
A Senigallia questo non ci sarà.
L’ospedale di comunità è una struttura di ricovero che prevede una ventina di posti letto dove i pazienti vengono ospitati per brevi periodi. Vengono gestiti in queste strutture pazienti che hanno subito eventi di minore gravità o hanno vissuto il riacutizzazione di patologie croniche.
A Senigallia non ci sarà.
Per la nostra città la giunta Acquaroli non semplicemente non le prevede.
Una decisione deliberata? Voluta ai danni della nostra città? Vogliamo imputare anche questo provvedimento alle passate giunte di centro sinistra?
La giunta Acquaroli sta di fatto affossando la sanità senigalliese, togliendo risorse a favore di altri territori per lasciare l’ospedale nello stato in cui si trova e di fatto negare al nostro territorio tutte quelle innovazioni in cui unico fine a garantire la nostra salute e il suo rapido recupero.
Chiediamo dove sono i Comitati e i Tribunali che tanto hanno criticato, in maniera unidirezionale, le passate amministrazioni comunali e regionali.
Chiediamo al sindaco se quei provvedimenti, che tanto danneggiamo la nostra comunità, sono frutto di un accordo tra amministrazione comunale e amministrazione regionale.
In caso contrario, chiediamo al sindaco se fosse stato messo al corrente in anticipo dei provvedimenti delle regione.
Chiediamo al sindaco che iniziative intende intraprendere per contrastare le disposizioni regionali.
Chiediamo al sindaco se questo corrisponde a quando prometteva in campagna elettorale quando dichiarava che avrebbe risolto in 6 mesi i problemi della sanità della nostra città.
Di mesi ne sono passati 18 e la nostra sanità è in condizioni sempre peggiori.
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