Paolo Battisti interviene sulla situazione dell’ospedale di Senigallia
"Lottate e combattete per tutto ciò che ci stanno portando via, perché fra non molto ci rimarrà poco o niente!"
Paolo Borsellino in una intervista disse: “A fine mese, quando prendo lo stipendio, faccio l’esame di coscienza e mi chiedo se me lo sono guadagnato”.
Quali e quanti degli uomini delle istituzioni e dei politici di oggi portano nella testa e nel cuore quella frase di Borsellino?
In Italia (ormai dal governo Monti di 11 anni fa) la democrazia è stata commissariata e data in mano a pochi oligarchi che decidono il bello e il cattivo tempo, naturalmente sempre a nostre spese. I partiti non sono più in grado di dare risposte concrete ai problemi reali del Paese ma, non avendo nessuna intenzione di lasciare poltrone e prebende, pur di non affogare si mettono tutti insieme. Lega, Pd, Forza Italia, sinistra radical chic (e chi più ne ha più ne metta) governano insieme non per senso di responsabilità (che è la scemenza che ci propinano quotidianamente), ma perché da soli non sarebbero in grado di fare nulla di concreto in una situazione normale, figuriamoci con la pandemia.
E a Senigallia come stiamo messi? Come il resto del Paese, malissimo. Il grado di civiltà di una comunità si misura dalla qualità dei servizi che riesce ad erogare, soprattutto alle fasce più deboli. E riguardo a questo l’Ospedale e le strutture socio-sanitarie dovrebbero essere al primo posto di importanza, insieme al lavoro, all’insegnamento e al diritto alla casa.
Sono 13 anni ormai che con tutte le mie forze mi batto e mi lamento per le condizioni del nostro Nosocomio, fino a 15-20 anni fa un fiore all’occhiello della nostra Regione, con professionisti stimati che attiravano cittadini da tutta Italia, ora ridotto ad essere lui un malato talmente grave da non sapere se ce la farà o meno a resistere a tutti questi colpi.
Dal decreto Balduzzi del già citato governo Monti (appoggiato da PdL, PD, UdC, FLI, ApI, RI, MpA, Fareitalia, PID, PLI, PRI, LD, AdC, PSI, MAIE, IdV (fino al 16/12/2011), la sanità regionale e quella senigalliese sono cominciate a crollare sotto i colpi di questi signori che, avendo speso male e senza raziocinio i nostri soldi, hanno cominciato a tagliare in maniera indiscriminata i diritti che ci eravamo conquistati, come quello alla Salute appunto.
Nessun malato ruba il posto in ospedale ad un altro malato. Se mancano posti le responsabilità sono solo politiche. Se ti tolgono tutto subito scendi in piazza, protesti e blocchi. Invece ora sono diventati più furbi, ti tolgono un pezzettino alla volta in modo che sia tu prima o poi a chiedere a loro: “Meglio chiuderlo a sto punto”. Ed è quello che sta succedendo a Senigallia.
Da Consigliere Comunale e da cittadino ho chiesto per 10 anni al Sindaco Mangialardi di occuparsi dell’Ospedale. Mi sono battuto per fare un Consiglio Grande sulla Sanità, per creare una Commissione (gratuita) che mettesse insieme tutte le forze sane della città per difendere il Principe di Piemonte, per far rimanere il nostro Ospedale un Dea (Dipartimento emergenza accettazione) di primo livello, per dotare Senigallia di un infermiere di quartiere, per aumentare i servizi per i disabili, per creare un sistema di bus navette gratuito da ospedale a ospedale, per cambiare di posto la guardia medica.
A tutte queste istanze, molte volte votate all’unanimità dal Consiglio Comunale (quindi con l’obbligo di presentarle in Regione), non è mai stato dato nessun seguito. Mangialardi non hai mai detto nulla al riguardo, mai mosso un dito per la ‘sua’ Senigallia. Una volta gli dissi: “Io al posto suo mi incatenerei al cancello della Regione, a nome di tutti i Senigalliesi, per difendere il nostro Ospedale”! La risposta fu un sorriso di scherno da parte del primo cittadino e questo commento del Consigliere Fiore: “Riguardo l’ospedale il Sindaco lavora sottotraccia”.
Risultato di questo lavoro? Che l’Ospedale continua a morire inesorabilmente (e con esso calano i posti di lavoro e la nostra possibilità di essere curati). E Mangialardi? nonostante con la sua pessima gestione abbia spianato la strada alla vittoria del centro-destra dopo 70 anni (un’onta incancellabile dal suo curriculum), nonostante alcuni capi di imputazione del processo in cui è coinvolto per l’alluvione del 3 maggio 2014 a Senigallia stiano cominciando a cadere in prescrizione (e lui se ne guarda bene dal rinunciare a questa possibilità), nonostante sia stato candidato come Presidente della Regione e non sia riuscito recuperare neanche un punto percentuale in campagna elettorale per evitare la disfatta nei confronti del suo modesto avversario, è l’unico ad aver vinto. Perché si è assicurato uno stipendio eccellente e di conseguenza una pensione dorata.
Il centro-destra al Governo ora a Senigallia dovrebbe far miracoli per ribaltare la situazione drammatica delle nostre strutture socio-sanitarie. Io ho chiesto anche all’attuale sindaco Olivetti di metterci tutti insieme per lo scopo comune della salute pubblica, ma finora, passati 8 mesi, nulla. Purtroppo siamo portati a pensare, sia a destra che a sinistra, che anche nei comuni si vince solo ‘grazie’ ai partiti, senza considerare però che in questo modo si rimane inevitabilmente ostaggio degli stessi, che ti legano le mani anche se hai buone intenzioni.
Ricordate che a livello comunale il civismo e la politica slegata dai partiti hanno fatto vincere persone capaci e oneste in tante realtà. Che non basta dare un voto e aspettare per 5 anni i risultati per stare a posto con la coscienza. Che chi fa politica al posto nostro spesso la fa non perché è più capace di noi, ma solo perché aspira a posti di potere o cerca la strada più breve per sistemarsi. Se non vi piace Paolo Battisti (lo comprendo, a volte non mi piaccio neanche io) e la sua compagnia, trovate altri riferimenti civici, riunitevi in comitati, fate sentire la vostra voce, non vi fidate mai dei politici di mestiere. Lottate e combattete per tutto ciò che ci stanno portando via, perché fra non molto ci rimarrà poco o niente!
Io auguro a tutti i Senigalliesi e gli amici dell’entroterra un 2022 che sia di rinascita. Auguro un anno di felice disobbedienza e prospera Resistenza. Che la libertà, la dignità e la verità ci accompagnino sempre.
Paolo Battisti (Portavoce L’Altra Senigallia con la Sinistra)
Purtroppo Sig. Battisti questo paese è marcio fino al midollo, lo so io, lo sai lei, lo sanno tutti. Finchè non tocchiamo il fondo (cosa che probabilmente succedrà molto presto) non cambierà niente perchè sotto sotto gli Italiani disprezzano ma si sono abituati bene!
Si può sempre comprare la metà dei poveri per combattere l'altrà metà! Chi la farà la rivoluzione? Gli statali? I pensionati?
Ricambio gli Auguri anche se probabilmente il 2022 sara ancora peggio del 2021
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