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Giomarche e la scelta della scuola superiore: “Uno studente su sei sbaglia”

Le considerazioni dell'Associazione Imprenditori e Professionisti in vista delle iscrizioni per l'anno scolastico 2022/23

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Scuola, aula scolastica

Alla fine di dicembre si apriranno le registrazioni alla piattaforma del Miur per le iscrizioni online mentre poi nel mese successivo (gennaio 2022) si dovrà assumere la decisione vera e propria sulla scuola da frequentare. Il tema è quindi molto sentito.


Dove iscrivere, dunque, i nostri figli? Questo è l’incubo di tutte le famiglie: commettere errori di cui pentirsi amaramente dopo. Un incubo che, purtroppo, ogni anno diventa realtà per uno studente su sei. Due brevi considerazioni:

1- Recentemente il Governo ha stanziato quasi 2 miliardi di € per rilanciare gli ITI (Istituti Tecnici)
2- Nel periodo 2021-2025 serviranno almeno 4 milioni di diplomati in vari settori sempre più orientati verso la vera Impresa 4.0

Dall’ elettronica alla chimica, dal Marketing fino al Turismo e alle biotecnologie, dall’informatica e telecomunicazioni fino al sistema moda e dell’ambiente, dalla robotica alla domotica, dalla logistica a l’aereospaziale. Sono numerosi e variegati gli indirizzi degli Istituti Tecnici presenti in Italia di cui anche il Governo recentemente ha sottolineato la necessità di rilancio per coltivare e maturare le competenze vitali per la modernizzazione del Paese.

Questi Istituti offrono una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico. Allo stesso tempo favoriscono lo sviluppo di competenze che permettono un immediato inserimento nel mondo del lavoro, in una impresa o in un’attività autonoma.

Gi stessi Istituti Tecnici spesso, nella vulgata comune, sono considerati quasi di serie B rispetto ai Licei tradizionali, Ora, tuttavia, sono tornati essenziali e diventano sempre più importanti. Il problema è farlo capire alle famiglie degli alunni già prima della fine della 3° media inferiore.

Dicevamo che in Italia oggi uno studente su sei sbaglia scuola e questo errore ha due conseguenze entrambe negative: o si abbandonano gli studi prima di concluderli oppure si riesce a finirli conquistando la maturità, ma senza aver appreso le competenze minime necessarie.

Per questo motivo Giomarche si impegna e si impegnerà sempre di più nei confronti delle istituzioni, organismi scolastici, delle autorità etc.. etc.. per far capire questi problemi ricordando a tutti che abbiamo e avremo sempre di più l’esigenza di inserire nelle imprese tecnici formati anche nelle attività di laboratorio e di sperimentazione del “fare” se vogliamo utilizzare con efficienza gli investimenti cospicui previsti dal PNRR. Chiara quindi la posizione dominante degli Istituti Tecnici di qualsiasi indirizzo.

E’ necessario però, in parallelo, investire nella formazione del personale docente per alimentare l’offerta educativa alla domanda delle nuove generazioni, sempre più chiamate a lavorare sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale.

Il contenuto di questo articolo presenta il “problema” a livello Nazionale ma poco cambia per il fabbisogno delle aziende trainanti l’economia del nostro territorio che da tempo manifestano la loro preoccupazione per la carenza di manodopera specializzata e su questo va detto che la politica, la scuola e l’università hanno delle responsabilità verso le aziende che in questo momento, da sole, sostengono l’economia e l’occupazione.

Da Giomarche

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