“Sfidare insieme la pandemia”: l’esperienza di Caritas Senigallia e Caritas Jesi
Webinar martedì 21 dicembre alle 15 per raccontare il progetto "Quarantena sicura"
Si svolgerà martedì 21 dicembre alle ore 15 in modalità digitale il webinar “Sfidare insieme la pandemia”, che racconterà l’esperienza di Caritas Senigallia e Caritas Jesi di fronte a due anni di Covid anche attraverso il progetto Quarantena sicura, che grazie al fondo UNRRA per i servizi sanitari e socio-assistenziali per Covid-19 ha permesso di isolare in massima sicurezza alcune persone fragili.
Il webinar si aprirà con i saluti del prefetto di Ancona Darco Pellos e di monsignor Franco Manenti, vescovo della diocesi di Senigallia. A seguire i direttori delle due Caritas impegnate in prima linea, quelle di Senigallia e di Jesi, don Giancarlo Giuliani e Marco Mario D’Aurizio, racconteranno la loro esperienza nell’affrontare questa sfida insieme. Franco Pesaresi, direttore dell’Azienda per i Servizi alla persona dell’Ambito 9 di Jesi, parlerà del lavoro in rete tra istituzioni e comunità e Silvia Artibani, coordinatrice dell’area accoglienza di Caritas Senigallia, testimonierà sui due anni di Covid in Caritas e sul progetto “UNRRA. Quarantena sicura ad Alberici”, sottolineando come Caritas si sia impegnata nelle fasi operative e organizzative. Massimiliano Colombi, docente di Sociologia, darà il suo ampio e sottile sguardo sulle comunità insieme in tempo di pandemia e, a chiudere, Giovanni Bomprezzi, presidente della cooperativa sociale Undicesimaora, parlerà della cooperazione al servizio delle emergenze.
Il webinar sarà visibile sulle pagine FB di Caritas Senigallia Onlus, di Fondazione Centro Servizi Caritas Jesina Padre Oscar Onlus e dalla pagina FB di Voce Misena.
Il progetto Quarantena sicura ha coinvolto il territorio della diocesi di Senigallia e Jesi, di circa 210.000 abitanti, fortemente colpito durante l’emergenza Covid-19. La rapida diffusione del virus e l’incertezza per il periodo autunnale ha fatto emergenze la necessità di trovare luoghi dove accogliere in sicurezza chi doveva osservare un periodo di quarantena preventiva, in particolare stranieri titolari di protezione internazionale accolti nei progetti SAI ma anche migranti presenti con regolare permesso o in attesa di intraprendere l’iter per il rilascio del titolo. A questa emergenza si è aggiunta quella dei senza fissa dimora, pericolosa per la possibilità di provocare contagi nei servizi di accoglienza e in strada, e quella nata dalla nuova ordinanza del Ministro della salute che disponeva una quarantena per chi avesse soggiornato in Romania e Bulgaria. L’obbligo di quarantena per i collaboratori domestici comportava un vuoto assistenziale e l’aumento dei contagi nei Paesi di provenienza faceva crescere sensibilmente il rischio di diffusione del virus tra le persone più vulnerabili, cioè anziani e disabili.
Il servizio di quarantena nasce quindi per coprire un bisogno non soddisfatto a livello territoriale, in quanto nella Regione non esistono al momento strutture che erogano questo servizio. È stata quindi individuata una struttura dedicata, quella di Alberici, destinata a stranieri accolti, senza fissa dimora e collaboratori domestici. L’ospitalità prevista ha pertanto l’obiettivo di realizzare un intervento preventivo che eviti potenziali contagi dentro alle strutture di accoglienza e nelle case di anziani che ospitano collaboratori domestici.
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