Il PD Senigallia interviene sulla scarcerazione di Patrick Zaki
"Non possiamo dire con orgoglio, come tanti altri comuni italiani: “Patrick è libero un po’ anche grazie a noi!”"
Patrick Zaki dopo quasi due anni è stato scarcerato. Dopo la vicenda di Giulio Regeni, in Italia, e non solo, abbiamo seguito la vicenda di Patrick con molta apprensione e paura. Subito c’è stato un imponente movimento di opinione e di pressione sul nostro governo e sul governo egiziano, oltre che su tutta l’opinione pubblica internazionale per non far sentire solo questo ragazzo e per tenere il “fiato sul collo” alle autorità egiziane.
Anche se questo risultato è sicuramente stato il frutto di molti fattori, sicuramente l’imponente mobilitazione dell’opinione pubblica ha rappresentato un elemento fondamentale. Per rafforzare le richieste di scarcerazione, il Parlamento gli ha conferito a luglio la cittadinanza italiana e molti comuni gli hanno conferito la cittadinanza onoraria.
Sappiamo tutti che, anche se dal punto di vista legale questi passi non hanno modificato l’azione della magistratura egiziana, pur tuttavia rappresentano una forte presa di posizione politica nei confronti del governo egiziano. Ne è prova che, appena liberato, Patrick ha ringraziato subito l’Italia, la “sua” Bologna e, nella persona del ministro degli esteri, il Governo Italiano. È motivo d’orgoglio per l’Italia un impegno così costante e significativo non solo per difendere un ragazzo, ma l’idea di libertà e di rispetto delle opinioni che soggiace a tutta questa vicenda.
Per noi, qui a Senigallia, c’è solo un grande dispiacere, quello di non essere accomunati ai tanti comuni che si sono spesi per la liberazione di Patrick; non possiamo dire con orgoglio, come tanti altri comuni italiani: “Patrick è libero un po’ anche grazie a noi!”. Infatti, coerenti con la scelta di rimuovere lo striscione con la richiesta di verità per Giulio Regeni, l’attuale maggioranza di Senigallia ha votato contro la mozione per conferirgli la cittadinanza onoraria. Motivazioni? Generiche e insignificanti, dettate dalla totale indifferenza per il destino di un giovane ingiustamente incarcerato.
Restiamo esterrefatti per le tante brutte figure per prese di posizione gravemente arretrate che questa destra al governo continua a far fare alla nostra città. Senigallia si è sempre distinta in passato per l’impegno a favore dei diritti civili, della libertà e della pace. Come dicevano i latini “mala tempora currunt”. L’orizzonte che ci si prospetta è sempre più grigio.
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