“A Senigallia un centro civico a Palazzo Pio IX, un centro di ricerca a Palazzo Gherardi”
Annuncio da architetto Cognini parlando di rigenerazione urbana: "Riqualificazione anche tra lungomare e piazzale Morandi"
“Il Comando della Polizia Locale in un palazzo storico del centro non è l’ideale, in termini di funzionalità e mobilità in fase di emergenza”. Questa la premessa all’annuncio fatto dall’architetto Silvia Cognini, del Comune di Senigallia, durante il convegno del 2 dicembre alla Rotonda a Mare: “Quale futuro per il nostro territorio?”, il titolo dell’evento, che proponeva riflessioni in tema di Rigenerazione Urbana e riforma della legge regionale Urbanistica.
Da questo presupposto, durante il suo intervento, la Cognini è partita per rendere noto che il Palazzo dell’ex Collegio Pio IX, in piazza Garibaldi, cambierà in futuro destinazione d’uso, con lo spostamento della Polizia Locale, verso una sede che non è stata resa nota, e la nascita nell’edificio di un centro civico.
Si tratta, in linea generale, di un luogo attrezzato per ospitare al meglio diversi tipi di attività che agevolino lo scambio relazionale tra i cittadini: una sorta di spazio polifunzionale, le cui caratteristiche, ovviamente, non sono ancora state definite per quanto riguarda quello che sorgerà a Senigallia.
Altro luogo di Senigallia che, dalle parole dell’architetto Cognini, rinascerà a nuova vita è Palazzo Gherardi, all’interno del quale vedrà la luce un centro di ricerca orientato ai temi della città e del fiume: un luogo destinato ai giovani, anche con postazioni di coworking, per la cui realizzazione sono già stati presi accordi anche con l’Università Politecnica delle Marche.
Non solo luoghi del centro storico, quelli a cui l’Amministrazione vuole mettere mano: è infatti sul tavolo pure la riqualificazione del lungomare Marconi e dell’area di piazzale Morandi, comprendendo anche l’ex Palazzetto del Turismo, da tempo in abbandono.
Queste e altre “rigenerazioni urbane” per Senigallia saranno possibili grazie ai fondi in arrivo dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha destinato alla nostra città circa 7 milioni e mezzo di euro. “Sarebbe facile pensare ad un’alienazione degli edifici pubblici, – ha commentato Silvia Cognini – che porterebbe denaro nelle casse comunali, ma allo stesso tempo significherebbe una perdita del patrimonio storico della città. La scelta operata è invece quella di lavorare sugli spazi pubblici“.
L’ufficio tecnico del Comune di Senigallia ha avuto mandato dall’Amministrazione Olivetti anche di mettere mano al P.E.B.A., il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. “Un orientamento – ha spiegato l’architetto Cognini – in direzione di una città inclusiva e che lavora per superare le disuguaglianze sociali”.
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