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Gestione palestre scolastiche di Senigallia: risponde l’Assessore allo Sport Riccardo Pizzi

"Decisione presa per riequilibrare la copertura minima del servizio a fronte degli aumenti che verranno applicati sulle utenze"

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Palestra Scuola Rodari

Ritengo doveroso chiarire alcuni aspetti legati alla gestione delle palestre scolastiche, oggetto in questi ultimi giorni di polemiche montate ad acta da alcuni sulla stampa e che avrebbero indotto tredici società sportive (alcune delle quali, peraltro non coinvolte, dal provvedimento contestato) su oltre un centinaio che compongono il tessuto sportivo cittadino, a proclamare una sorta di sciopero per giovedì 25 novembre.


Una delle contestazioni mosse alla Amministrazione Comunale sarebbe quella di aver deciso di aumentare indiscriminatamente ed esageratamente le tariffe delle strutture. In realtà questa affermazione non è esatta.

Prendiamo ad esempio il costo della Palestra del Campo Boario, completamente gestita nei pomeriggi dalla U.S. Pallavolo Senigallia per 1920 ore annue.

La palestra costa al Comune, per le sole utenze elettriche e di riscaldamento, € 15,06 all’ora, una somma che subirà gli aumenti che verranno applicati dai fornitori da novembre (come è a tutti noto) ed alla quale vanno aggiunte le spese di ordinaria e straordinaria manutenzione.

La U.S. Pallavolo versa al Comune di Senigallia la somma di 0,83 euro all’ora di uso, pari a 5,5% dei soli costi di illuminazione e di riscaldamento della struttura, sempre al netto degli aumenti che tali servizi stanno subendo. Il resto dei costi (94,5%) gravano, totalmente ed indiscriminatamente, su tutti i cittadini.

Con i nuovi aumenti, che ricordo entreranno in vigore non dal 1 gennaio 2022 ma dal 1 settembre 2022, la tariffa oraria per la Palestra del Campo Boario salirà a 2,86 euro all’ora (pari al 15% dell’attuale costo di riscaldamento ed illuminazione, quindi una percentuale ancora più bassa dopo gli attuali aumenti dei servizi). Il resto dei costi (85,00%) continueranno a gravare totalmente ed indiscriminatamente su tutti i cittadini.

La decisione ha quindi riequilibrato la copertura minima del servizio, anche in relazione alle altre coperture degli altri servizi a rilevanza sociale offerti alla popolazione.

Ad alcune società che hanno partecipato alla protesta, il costo annuo dell’utilizzo di una palestra per 288 ore annue, passa da 188,65 euro l’anno a 643,13 euro annui.

Sorprende poi la posizione assunta oggi dai Consiglieri di Minoranza: a loro ricordo quanto accaduto con il progetto di finanza promosso dalla UISP per la cittadella dello sport, approvato e gestito dalla precedente Amministrazione, che ha portato aumenti sproporzionati nell’utilizzo di quegli impianti.

In merito, poi, alla lamentata riduzione delle ore, qualcuno si dovrebbe ricordare che stiamo parlando di palestre scolastiche e che il Comune ha semplicemente previsto un criterio del tutto pacifico: gli spazi andranno concordati con i Dirigenti scolastici per garantire l’attività scolastica, per poi stabilire la ripartizione delle altre ore con le varie società.

Qualcuno si sveglia oggi, ma questa “novità” altro non è che quanto previsto nel “Regolamento per l’uso di palestre scolastiche in orari extrasacolastici”, approvato dal Consiglio comunale con la deliberazione n. 39 del 15 febbrao 1993.

Ne consegue che sia stata montata ad arte una polemica pretestuosa ed infondata.

Da Riccardo Pizzi
Vice Sindaco, Assessore alla Cultura, Partecipazione, Pubblica Istruzione e Sport del Comune di Senigallia

Commenti
Ci sono 2 commenti
marco8899 2021-11-27 13:28:16
Vorrei conoscere, prima di discutere, quali siano le altre società che non hanno partecipato alla protesta. Vorrei però dire che lo sport dilettantistico, giovanile in particolare, ha una importanza rilevante sotto il profilo sociale. Con questo intervento si cerca di creare un conflitto tra le società ed il resto dei cittadini, ma forse ci si dimentica che le famiglie dei ragazzi iscritti alle società sono anch'esse parte della cittadinanza. Infine vorrei anche sapere quanto é costata la manifestazione con le alici di domenica 14 novembre, per capire.
lety07 2021-11-28 10:11:46
Scusate, una domanda a prescindere. Io vengo dalla Lombardia e i miei parenti sono tutti sparsi nel nord, tra il Veneto e il Piemonte. Posso dire con certezza che lì funziona in questo modo: lo sport con il comune si paga "tot", lo sport con il privato si paga "tot potenziato". Io per esempio, allora, se facevo aerobica con il comune (che sfruttava soprattutto le palestre scolastiche) spendevo 50 euro per tutto l'anno, se praticavo la stessa disciplina presso una palestra adeguata (ovviamente con servizi annessi e connessi) pagavo 50 euro al mese. I miei nipotini ugualmente, se scelgono di fare uno sport, come per esempio il nuoto, con il comune pagano una cifra, presso privati pagano almeno il quadruplo di quella cifra. Si consente comunque a TUTTI di fare sport. Qui a Senigallia non ho notato delle agevolazioni comunali e infatti non ho mai capito la differenza tra comunale e privato. Esiste lo sport comunale? Grazie a chiunque mi potesse rispondere. P.S. : ho provato a chiamare al comune stesso o per esempio alla piscina delle Saline ma non riesco a farmi comprendere perché mi rispondono con altro che io non chiedo. (Per esempio a me non interessa che la Uisp mi informi di avere vinto l'appalto per la gestione della piscina...)...
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