A Senigallia, camminata per dire che violenza contro donne è questione culturale e politica
Movim. Donne contro i Fascismi e Ass. Dalla Parte delle Donne: "Ci prendiamo lo spazio pubblico della polis con i nostri corpi"
Il Movimento Donne contro i Fascismi e l’Associazione Dalla Parte delle Donne di Senigallia promuovono per sabato 27 novembre dalle ore 16:30 una camminata per le vie del centro indossando una maglietta bianca con una scritta per dire basta alla violenza maschile contro le donne, per ribadire ancora che femminicidi, figlicidi, violenze e abusi sessuali, stalking, linguaggio dell’odio e ogni altra forma di violenza fisica e simbolica sulle donne non sono questioni private, non sono episodi singoli e isolati, ma fanno parte di quella cultura profondamente intrisa di misoginia, che presuppone ancora come legittimo il dominio e la volontà di potere e di controllo sulle vite delle donne da parte di uomini che senza alcuna remora e con inaudita ferocia si abbattono, per distruggerli, sui corpi di donne e figli, come purtroppo dai recenti avvenimenti.
La questione dunque è culturale: ha a che fare con quella cultura millenaria patriarcale che ha visto la comunità storica degli uomini da millenni e in ogni luogo stabilire leggi, norme, istituzioni, inventare tradizioni, consuetudini, linguaggi, definizioni attraverso i quali limitare, dominare, controllare, asservire le donne in primis e tutte le altre soggettività non conformi al modello di una società costruita sulla norma della famiglia patriarcale eterosessuale; è politica: ha a che fare con il rispetto dei diritti e della dignità umana e con i principi base della democrazia: violenze e abusi contro le donne e contro ogni libera soggettività sono una violazione dei diritti umani, impediscono pari opportunità e la formazione di una coscienza sociale basata sul rispetto delle differenze.
E’ per questo che ci prendiamo lo spazio pubblico della polis, delle piazze e delle strade con i nostri corpi, con le nostre vite e con le nostre voci, soprattutto in questa fase pandemica che ha visto l’aumento spaventoso di casi di violenza nelle famiglie e negli ambienti di lavoro, che ha visto le donne pagarne maggiormente il prezzo in termini di occupazione lavorativa e sovraccarico di lavoro domestico, per ribadire con forza, con fermezza e con determinazione che è un altro il mondo che vogliamo: libero da violenze, per l’autodeterminazione delle donne e di tutte le libere soggettività.
Appuntamento in piazza Roma, sabato 27 novembre alle ore 16.30. Per chi volesse avere la maglietta da indossare, appuntamento alle 14.30 presso la sede del centro sociale Arvultura, in via Abbagnano, per apporre le scritte sulle maglie.
da Movimento Donne contro i Fascismi
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