“Le truppe sono sfinite e senza rinforzi la battaglia contro il Covid si perde”
Lettera aperta dal coordinatore USCA Senigallia Fabrizio Volpini al presidente regionale Acquaroli e all'assessore Saltamartini
Fabrizio Volpini, coordinatore dell’USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) del territorio di Senigallia, ha divulgato sul suo profilo Facebook una lettera aperta al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli e all’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini.
Caro Presidente e caro Assessore, le truppe sono sfinite e senza rinforzi la battaglia si perde.
Di fronte a questa nuova ondata pandemica con un aumento importante di contagi da Covid19 (non mi interessa in questa sede analizzarne le cause), le forze in campo per contrastare il dilagare del virus sono esauste.
Quelle che io chiamo truppe sono tutti gli operatori dei servizi territoriali che oltre ad essersi ridotti in termini numerici, fanno sempre più fatica a far fronte alla mole di lavoro richiesto. Mi riferisco al personale impiegato nelle indagini epidemiologiche e nel tracciamento dei positivi; mi riferisco ai medici delle USCA, che in questa nuova ondata stanno andando in affanno tra monitoraggi telefonici dei pazienti, visite domiciliari, tamponi diagnostici e di guarigione; mi riferisco agli infermieri del distretto e dell’ADI, anche loro occupati ad eseguire tamponi e prelievi per malati Covid a domicilio; mi riferisco ai medici del distretto e di medicina generale, ora impegnati anche nelle vaccinazioni presso l’hub vaccinale, oltre al normale lavoro svolto nelle vaccinazioni anti Covid presso le Rsa, presso le comunità dei disabili e a domicilio dei soggetti fragili non deambulanti, che si aggiunge alla compagna di vaccinazione anti influenzale. Lavoro ordinario che resta ovviamente anche per tutti gli altri operatori.
Il plotone dei sanitari in campo dall’inizio della pandemia si è via via assottigliato, a causa dei pensionamenti non sostituiti, a causa di contratti a termine scaduti e non rinnovati, e anche per le malattie. A fronte di un ridimensionamento del personale sanitario, sono aumentati i compiti ad esso assegnati. E poi c’è la questione del Pronto Soccorso dell’Ospedale, servizio sanitario strettamente legato al territorio, che sta collassando come segnalato anche attraverso l’esposto avanzato dalle organizzazioni sindacali alla Procura.
Va da sè che in queste condizioni rischiamo di non poter affrontare adeguatamente questa quarta ondata. E’ necessario che, in tutto questo contesto, un Presidente di Regione e un Assessore alla Sanità si facciano carico prioritariamente di intervenire, potenziando gli organici, perchè c’è una battaglia da combattere e tutto il resto viene dopo. Ci sarà tempo per la revisione del piano sanitario regionale, per rimodulare la rete ospedaliera…
Adesso occorre avere i mezzi adeguati per affrontare e vincere la battaglia contro il Covid.
la situazione non è così grave per colpa di Volpini.
Sicuramente sono diversi i responsabili, dai primi agli ultimi.
Vada al pronto soccorso ora e parli con gli operatori in merito agli slogan elettorali di Olvietti ad esempio.
Vada vada.
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