Coordinamento degli alluvionati Senigallia: “Mangialardi rinunci alla prescrizione”
La richiesta dei Comitati in vista dell'udienza in programma per il 26 novembre al Tribunale de L'Aquila
Martedì sera 16 novembre 2021 in Città è tornata la paura dell’esondazione del fiume.
Da quel maledetto 3 maggio 2014 quando per l’alluvione del Misa morirono 4 persone e tanti subirono danni, ogni cittadino sa che quel fiume è pericoloso, ma questa è una paura che si vuol allontanare o peggio ancora, dimenticare. I problemi però vanno affrontati e risolti e per ottenere ciò vanno prima capiti.
Il coordinamento degli alluvionati si è sempre mosso per ottenere la messa in sicurezza del bacino fluviale ed il risarcimento dei danni patiti a causa dell’alluvione del maggio 2014, che non fu un evento eccezionale.
Sulla messa in sicurezza alcune azioni sono state messe in campo, ma occorre portare a termine un’attività completa di manutenzione ed efficientamento delle procedura di allerta per scongiurare il rischio di un altro evento catastrofico.
Quanto ai risarcimenti dei danni ci battiamo da anni per far emergere una verità che qualcuno vuole tener nascosta, celandosi dietro un “singolare” procedimento penale che dopo tutto questo tempo tra rinvii lunghi e sorprese continue arriverà il 26 novembre davanti al Tribunale de L’Aquila, dopo che quello di Ancona si è dichiarato incompetente per aver scoperto a distanza di oltre 6 anni dall’accaduto della presenza di un giudice anch’esso alluvionato.
E’ possibile che nell’udienza del 26 novembre il Tribunale di L’Aquila decreti l’intervenuta prescrizione dei reati contestati, quanto meno per buona parte di essi, ed allora chiediamo pubblicamente agli indagati e su tutti a Maurizio Mangialardi, quale ex Sindaco di Senigallia ed aspirante governatore della Regione Marche, di rinunciare alla prescrizione ed affrontare con coraggio il processo penale per procedere all’accertamento della verità, alla quale anche gli indagati hanno diritto.
Riconosciamo la presunzione di innocenza, ma laddove quel processo penale finisse con una sentenza di prescrizione, Lei Mangialardi e gli altri indagati non potrete fregiarvi di una sentenza di assoluzione e di aver chiarito la vostra posizione processuale, ma sarete solo dei prescritti.
Affrontare il processo penale vi darà la possibilità di dimostrare tutta la vostra estraneità ai fatti, più volte da voi rivendicata.
Qualora optaste invece per il rifugio della prescrizione, questa vostra scelta non ci lascerà inermi, perché siamo pronti a procedere in sede civile contro Voi e gli Enti che avete rappresentato, Comune e Regione in primis.
Scegliere la prescrizione significa anche esporre gli Enti locali – che Lei Mangialardi ha presieduto o ha ambito di presiedere – a rischi di pesanti risarcimenti e questo contrasta con lo spirito di servizio che ha sempre dichiarato di animarla nel ricoprire la carica di Sindaco e di aspirante Governatore della Regione.
Noi comunque non molliamo ed intanto abbiamo chiesto al nostro avvocato, Corrado Canafoglia, che ringraziamo per la tenacia dimostrata in questi lunghi anni di depositare per l’udienza penale del 26 novembre un’istanza per sollecitare la vostra rinuncia alla prescrizione.
Domandare è lecito, rispondere è cortesia, soprattutto se non si vuole essere considerati dei semplici prescritti
Da Coordinamento dei Comitati Alluvione Maggio 2014
Tutti, al posto di Mangialardi, si sarebbero comportati nello stesso modo.
Sono dispiaciuto per i danni e per le vittime, ma chi vuole la testa di Mangialardi è il tipico italiano medio.
Nessuno invece che dice niente sul fatto che due giorni fa il fiume ha rischiato di uscire e alle 20 non era attivo neanche il C.O.C.
Continuate pure a cercare il colpevole, prima o poi sarete voi il colpevole che state cercando.
Delle persone sono morte, altre hanno perso tutto e non volete che un processo chiarisca i fatti? Vergognatevi! E ricordatevi che la ruota gira…
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