Incontro a Senigallia per ricordare Giuseppe Cavalli nel sessantesimo della scomparsa
Appuntamento lunedì 25 ottobre 2021 all'Auditorium San Rocco
La figura del fotografo e umanista Giuseppe Cavalli così determinante nel secolo scorso per le vicende artistiche nelle Marche dopo l’ultima guerra, sarà il personaggio che verrà ricordato a sessant’anni precisi dalla sua scomparsa nell’incontro che si terrà a Senigallia lunedì 25 ottobre 2021 alle ore 21.00 presso l’Auditorium San Rocco in piazza Garibaldi, a cura dell’associazione culturale Centrale Fotografia di Fano con la co-partecipazione del Comune di Senigallia.
Durante la serata verrà presentato il libro “Fotografia, esordi della critica – Giuseppe Cavalli 1947-1961” pubblicato dall’Osservatorio di Fotografia dalle Puglie alle Marche che ha sede a Palazzo d’Auria Secondo a Lucera, un libro edito con la collaborazione della Fondazione 3M di Milano, dell’Archivio Giuseppe Cavalli di Lucera, dell’Associazione Emanuele Cavalli di Roma e dell’Archivio Ferruccio Ferroni di Senigallia, curato da Marcello Sparaventi e Cristian Vescovi, con una postfazione dello storico Giuseppe Trincucci e la grafica di Elisabetta Duchi Art Director di Omnia Comunicazione.
Il programma dell’evento prevede gli interventi del critico letterario Massimo Raffaeli, le letture di Paolo Pirani, Maurizio De Bonis critico di cinema e Fotografia, Giuseppe Trincucci storico, del fotografo Lorenzo Cicconi Massi e Marcello Sparaventi presidente di Centrale Fotografia, una delle associazioni culturali che nelle Marche negli ultimi anni hanno maggiormente contributo alla diffusione della cultura fotografica, la quale dieci anni fa ai Musei Civici di Pesaro ricordò già i cinquant’anni della scomparsa di Giuseppe Cavalli con il libro “Il tono più alto” realizzato con il figlio Daniele e lo studioso di fotografia Cesare Colombo.
Il marchigiano d’adozione Giuseppe Cavalli morì a Senigallia il 25 ottobre del 1961, agli esordi di un decennio dove sono avvenuti memorabili cambiamenti sociali ed epocali che ancora oggi hanno il loro seguito. Cavalli è un personaggio chiave nell’ambito della storia della fotografia italiana del Novecento, era uno dei tanti artisti che non ebbero vita facile nella provincia italiana, che ad un certo punto decise di fermarsi nel 1938 a Senigallia nelle Marche, dove si consolidò la sua attitudine e studio al teatro, alla letteratura, alla musica, all’arte e alla fotografia, che ebbe in seguito degli sviluppi anche a livello internazionale, e riuscì a fondare una fucina di fotografi importanti quali Ferruccio Ferroni e Mario Giacomelli.
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