“Andando in ordine sparso, la sanità di Senigallia perderà”
Campanile: "Amo Senigallia invita nuovamente il Sindaco a farsi carico di unire le forze cittadine in difesa dell'ospedale"
Settimanalmente, e anche più spesso, la stampa registra interventi sulla criticità della gestione sanitaria dei nostri concittadini: ospedale declassato, laboratorio analisi poco utilizzato, medici di base o pediatri non rimpiazzati quando vanno in pensione, primari non assegnati, personale insufficiente, prenotazioni chiuse, pronto soccorso strozzato, visite specialistiche fuori sede, indeterminazione della tipologia di ospedale.
Comitati, tribunali (del malato), consiglieri comunali e regionali, cittadini, associazioni denunciano i molti aspetti negativi esistenti ma tutto sembra finire con la denuncia e la delusione, magari anche sconforto.
Settimane fa Amo Senigallia ha lanciato un appello affinché il Sindaco si facesse promotore di una iniziativa che unisse tutte le diverse componenti cittadine per avere più forza e fare fronte unito in difesa dell’ospedale e della sanità territoriale in genere. Qualcuno, anziché valutare se la proposta fosse valida, si è fatto prendere dal torcicollo lamentando che non era stata fatta nel passato (da nessuno, a dir la verità) e perciò improponibile (dimenticando anche che la minoranza di cdx in regione non aveva rappresentanti di Senigallia).
Se nella precedente Amministrazione non si è giocato di squadra non è un buon motivo per continuare, nel rispetto naturalmente dei ruoli e nella convergenza degli interessi.
Si può anche preferire l’azzardo continuando ognuno a fare la propria particina (di denuncia, di suggerimento, di sdegno, di giustificazione, di sostegno o contrasto politico). L’azzardo consiste nel concentrare in troppe poche mani una soluzione che dipende da accordi politici regionali, interessi divergenti di sindaci e primari, con tutto quello che ne consegue. Per questo il coinvolgimento di più persone offre una garanzia maggiore di salvaguardia degli interessi della nostra collettività. La puzza di bruciato avrebbe maggiori possibilità di essere avvertita in anticipo senza farsi imbambolare da questo o quel risultato parziale, magari dato in pasto appositamente per nascondere le vere intenzioni.
Amo Senigallia invita nuovamente il Sindaco a farsi carico di unire le forze cittadine (diverse, di differenti orientamenti politici, con interessi diversi) per un discorso serio e pubblico.
Chi ci sta, ci sta. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità in modo pubblico. Non si otterrà nulla? Non è detto e non sarebbe peggio di ora. Non si può alzare la voce in Regione per l’assonanza politica? Considerato come sono andate le cose negli ultimi anni è ora di uscire da queste logiche o dall’influenza di carriere politiche individuali. Quando si sbaglia non basta cambiare mano ma occorre cambiare anche carte. Il Sindaco, che rappresenta la comunità, dovrebbe garantire che nessuno faccia scherzi e gli interessi individuali non siano in contrasto con quelli della città.
A detta di qualcuno dovrebbero arrivare 15 milioni per “sistemare” l’ospedale ma se si sistemano solo i muri cambia poco per l’ospedale: avremo un bel pronto soccorso (sempre meglio di quello attuale) mentre l’ospedale rimarrà “chiuso” (non sarebbe la prima volta di ospedali nuovi e vuoti). Invece, anche con i muri attuali ma personale adeguato e sufficiente (medici, paramedici e tecnici) ci sarebbe una rivoluzione (questa sì vera) rispetto alla realtà di oggi.
L’unione fa la forza, la squadra fa la vittoria. Esaltiamo questo concetto fino allo sfinimento in occasione di gare sportive ma non è un concetto valido solo nello sport.
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