Senigallia, nasce la Cassa di Mutuo Soccorso
Promosso da Arvultùra un nuovo esperimento di mutualismo e autorganizzazione
Cooperazione e mutualismo, questi gli assi portanti che ci hanno mosso nell’azione politica in questo tempo di pandemia.
Coprire quel “distanziamento sociale” o per essere più chiari, quelle differenze di classe, in quel segmento sociale di Senigallia che ha visto precipitare per assenza di lavoro e di reddito la propria qualità di vita.
Tramite la distribuzione di pacchi alimentari e igienico-sanitari, di vestiario e materiale didattico dentro la cornice del progetto BAMS; tramite il lavoro d’informazione, ascolto e servizio dello Sportello di Mutuo Soccorso; tramite le prime vertenze messe in campo grazie alla costituzione del sindacato di base ADL-Cobas Marche, abbiamo sostenuto chi ha pagato il prezzo più alto della crisi socio-economica, ancora in corso.
Questo lavoro territoriale, dal basso, certosino, capillare, lento, silenzioso e lontano dai riflettori mediatici ha dato supporto a centinaia di persone e a decine di famiglie che all’improvviso si sono trovate a non poter mettere più insieme il pranzo con la cena.
Ora che grazie ai vaccini la pandemia sembra arretrare e la così detta normalità essere di nuovo una prospettiva reale, non cessa in tutta la sua drammaticità la crisi socio-economica, aggravata dallo sblocco dei licenziamenti e degli sfratti, ma anche dall’aumento di bollette e carburante.
Per questo riteniamo che la pratica della cooperazione e del mutualismo vada riarticolata e potenziata tramite l’attivazione di un nuovo progetto: la Cassa di Mutuo Soccorso.
Ogni sabato mattina, presso il mercato biologico “Mezza Campagna”, si potrà accedere alla prenotazione e poi al ritiro di prodotti biologici come mele, arance, parmigiano e tanti altri. Ad ognuno di questi prodotti corrisponderà un contributo che andrà a finanziare la Cassa di Mutuo Soccorso.
Questa nuova articolazione del nostro agire politico nella pandemia ha l’ambizione di fornire un sostegno economico diretto e uno scambio di professionalità per tutti coloro che vedono colpito il proprio reddito e il proprio potere d’acquisto.
La cassa si pone come obiettivo da una parte di finanziare percorsi di inclusione sociale e dall’altra di fornire prestazioni lavorative proprio a tutti quei soggetti fragili con i quali siamo venuti in contatto in questi mesi.
L’obiettivo è ambizioso, ridistribuire la ricchezza attraverso reti di mutuo aiuto e farlo promuovendo le aziende agricole biologiche che tutelano il nostro territorio, i propri lavoratori e l’ambiente.
Una pratica che mira a ritessere con pazienza e determinazione quel legame sociale che l’individualismo proprietario prima e il covid poi hanno reciso. Ritesserlo in quei segmenti sociali e di classe che in questo momento soffrono di più la crisi e che non hanno voce, se non quella che autorganizzandosi e lottando possono avere.
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