“Le mie considerazioni relativamente agli eventi di sabato 9 ottobre a Roma”
Il senigalliese Massimo Barocci: "Gruppi estremisti tollerati e sdoganati dai partiti di destra. Sciogliere quelle organizzazioni"
Certo che se a gennaio i sostenitori di Trump sono riusciti ad assaltare Capital Hill, con un paio di corna, poche armi e qualche bandiera, nulla vieta che i loro epigoni italiani possano fare altrettanto, e sabato c’è mancato poco.
Dicono che erano 4 gatti, ma anche a Washington erano pochi e sono riusciti ad entrare lo stesso e i senatori sono dovuti scappare. Sabato sera, 9 ottobre, Montecitorio e Palazzo Chigi sono stati prima assediati poi attaccati e infine isolati da un cordone di protezione delle forze dell’ordine.
Queste scene da guerriglia richiamano periodi oscuri che non vorremmo mai rivivere. Da un governo si aspettano delle scelte e delle precise assunzioni di responsabilità.
Se l’assalto a Palazzo Chigi e al Parlamento nel nostro caso è stato sventato, anche se non si è trattato di un bello spettacolo, la violenza si è rivolta contro un’essenziale e indifesa organizzazione sindacale, che ha sempre lottato per la tutela del lavoro e dei lavoratori, e, ancora più vigliaccamente, contro un pronto soccorso, con un bilancio qui di quattro feriti tra sanitari e forze dell’ordine.
Tutti hanno condannato l’assalto e la devastazione della sede nazionale della CGIL e l’aggressione alle forze dell’ordine esprimendo solidarietà e vicinanza, non tutti hanno sottolineato che si è trattato di una azione squadrista compiuta da forze fasciste organizzate. Gruppi estremisti che non sono mai state stati colpiti dallo Stato ma anzi sono stati tollerati e sdoganati dai partiti di destra.
Forse è una coincidenza, o forse l’aggressione è parte di una strategia, ma proprio in questi giorni cento anni fa le squadracce fasciste assaltavano e incendiavano le Case del popolo e le Camere del lavoro.
Cento anni fa i democratici italiani sottovalutarono quegli episodi e la tragedia cui la nazione stava andando incontro; oggi, grazie anche a quelle esperienze, la democrazia italiana è molto più matura, e consapevole di quanto sia necessario non semplicemente isolare ma sciogliere Forza Nuova e tutte le organizzazioni fasciste e parafasciste.
Oggi Gianrico Carofiglio ci ricorda la legge Scelba in materia di ricostituzione del partito fascista: “Si ha ricostituzione del partito fascista quando un gruppo di persone non inferiore a 5 persegue finalità proprie del partito fascista minacciando o usando violenza quale metodo di lotta politica. Chiunque dirige il gruppo è punito con la reclusione da 5 a 12 anni”.
Massimo Barocci
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