Le discoteche con pubblico al 35% non piacciono agli operatori del settore
"Situazione davvero troppo penalizzante"
Non piace agli operatori del settore discoteche la proposta di aprire al 35% della capienza al chiuso e al 50% all’aperto, dopo il via libera in merito arrivato dal Cts.
“Bene riaprire, ma così è impossibile – ha evidenziato Maurizio Pasca del sindacato Silb, che riunisce i tanti operatori del settore anche della nostra Regione – In queste condizioni molti non riapriranno affatto. I costi, col 35% al chiuso compresi i dipendenti, sono insostenibili. Negli stadi e nei cinema si aumenta la percentuale, da noi no…”.
Nei giorni scorsi il Cts aveva infatti dato parere favorevole all’aumento degli accessi dal 50% al 75% per gli stadi e dal 35% al 50% nei palasport, lasciando comunque gli operatori del settore sportivo che utilizza impianti al chiuso allo stesso modo insoddisfatti: dopo il parere del Cts inoltre non è ancora arrivato il Decreto che formalizzi l’aumento degli spettatori negli impianti sportivi e per questo anche oggi l’incontro di Nations League Italia-Spagna di Milano si giocherà a San Siro con pubblico ancora al 50% e non al 75%.
Il Silb ha espresso l’auspicio che in sede di Consiglio dei Ministri per l’approvazione della proposta si possa andare oltre le quote del 35% per le discoteche al chiuso suggerite dal Comitato Tecnico Scientifico: una speranza condivisa dai molti operatori del settore anche del nostro territorio dove i luoghi di solo ballo, che non offrono servizio di ristorazione, sono chiusi ormai da oltre un anno e mezzo.
Foto di repertorio
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