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“Quale futuro per l’ospedale Principe di Piemonte di Senigallia?”

Scattolini e Zezza (CISL) tracciato un quadro e rilanciano l'allarme: "Struttura inadeguata all'organizzazione sanitaria"

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L'ospedale di Senigallia

La pandemia che stiamo vivendo ci ha fatto capire l’importanza di una struttura ospedaliera solida e di un potenziamento del territorio.

Purtroppo invece i segnali concreti che giungono indicano un ridimensionamento del nostro ospedale rispetto agli ospedali vicini.

Parte della struttura ospedaliera di Senigallia è ormai inadeguata all’organizzazione sanitaria, molti reparti e servizi all’utenza, come il laboratorio Analisi, presentano problemi relativi alle normative vigenti sulla salute e sicurezza nei posti di lavoro, ai requisiti igienico sanitari degli edifici e al rispetto dell’eliminazione delle barriere architettoniche. In un incontro a Senigallia l’Assessore regionale Saltamartini, ha dichiarato, che sono stati stanziati circa 7 milioni di euro per l’ospedale di Senigallia, vorremmo confrontarci sull’utilizzo di queste risorse! Riteniamo che sia opportuno intervenire “sull’urbanistica sanitaria” con progetti pluriennali che possano valorizzare meglio gli spazi, le esigenze della struttura ad uso del personale e di tutta la comunità.

La nomina dei Primari di Chirurgia, Gastroenterologia e Ortopedia negli ultimi mesi e, prima ancora, di Ostetricia e Ginecologia e Rianimazione rappresenterebbero un messaggio di “fiducia”, ma purtroppo la carenza di personale sanitario, tecnico e amministrativo e la riduzione dei posti letto induco delle valutazioni “conti alla mano” del tutto sfavorevoli a Senigallia, anche nel confronto con le altre realtà sanitarie della provincia. Il pronto soccorso è in carenza cronica di personale sanitario soprattutto di Medici, gli autisti del 118 sono sotto organico di 3 unità è per coprire la turnazione stanno rinunciando sia a riposi che a ferie programmate. Dal primo settembre è arrivata una unità e ne dovrebbe arrivare almeno un’altra entro ottobre.

La situazione della Radiologia è gravissima, nel 2018 i tecnici erano 21, e attualmente sono 19; sono arrivati 2 tecnici a settembre per sostituire 2 pensionamenti ma non sono sufficienti a mantenere aperte tutte le diagnostiche il pomeriggio. Il personale con sacrificio e responsabilità cerca di garantire la turnazione minima nelle diagnostiche. Riducendo le prestazioni diagnostiche si aumentano i tempi d’attesa e l’utente è costretto a spostarsi in altri ospedali della regione o anche in regioni limitrofe.

Situazione analoga la sta vivendo il laboratorio analisi, al front office sono rimasti 3 dipendenti, insufficienti per soddisfare tutte le istanze dell’utenza e del territorio, mancano 3 tecnici e almeno 1 biologo, si crea pertanto un rallentamento sulla lavorazione dei prelievi ematici e il controllo clinico degli esami.

Da qualche anno a questa parte è maturata tra gli operatori la consapevolezza che su Senigallia si sia investito sempre meno: la mancanza di una mensa, anche ad utilizzo dell’utenza, e l’assenza di un parcheggio gratuito, sono questioni che l’azienda non ha mai voluto trattare e risolvere, ma i dipendenti e gli utenti di Senigallia chiedono gli stessi diritti di trattamento presenti nelle vicine strutture sanitarie.

Fino a circa 6 anni fa esisteva, inoltre, un apparato amministrativo strutturato e un servizio informatico (CED) forte, al servizio dell’ospedale, del territorio e della cittadinanza. Con il tempo e i pensionamenti il personale si è ridotto e i dipendenti rimasti sono stati divisi e collocati nelle varie strutture dell’Azienda perdendo l’identità e l’autonomia gestionale.

A preoccupare ulteriormente, in questo contesto, è la notizia dello sforamento sul budget assegnato per il 2021 all’AV2 di ben 37,7 milioni di euro. Che operazioni verranno fatte per far quadrare i conti? Quale futuro si deve attende l’ospedale Principe di Piemonte?

Scattolini Luca
RSU CISL FP Area Vasta 2
Zezza Carlo
Cisl FNP Senigallia

Commenti
Ci sono 2 commenti
favi umberto 2021-09-27 08:03:39
Oh finalmente c'è qualcuno che fa un'analisi seria senza polemiche e dice come stanno le cose! Senigallia si deve svegliare!
Glauco G. 2021-09-27 10:59:06
Per uscire dalla "crisi covid" bisogna avere il green pass....per evitare un nuovo lockdown dobbiamo essere tutti coscienziosi e fare tutti il vaccino....ecco cosa ho sempre letto e sentito.....Senigallia è un tassello piccolo ma che rispecchia esattamente quello che accade in Italia (e in Europa)...servono strutture adeguate per fronteggiare certe situazioni...servono le fondamenta...oggi stiamo affrontando lotte tra vax e non vax...ma è solo il tetto di una casa che non può e non potrà mai esisterese se non ha solide fondamenta..serve una sanità degna di un mondo sviluppato e non a livello da 3 mondo...se non ci mettiamo in testa di litigare per questo e non per una puntira...oggi è il covid comani sarà un'altro virus..ma se la sanità non regge il fabisogno di 40 posti letto...saremo in panico anche solo per un raffreddore...così per ogni reparto citato...per ogni singolo reparto...spendiamo soldi per il reddito di cittadinanza dato a caso...ma non facciamo nulla per assumere un primario..è pazzesco...davvero pazzesco...poi...tutta la stampa..la politica e le pecore puntano il dito sui no vax e sul fumo..tutto per nascondere il vero e unico problema...spendiamo a caso da un lato e distruggiamo la sanità dall'altro..tutto bene fino a quando non scopriermo il prossimo cvcid..virus che propererà per colpa di chi non si vaccina non per colpa di chi distrugge un ospedale....ripeto..ho usato il covid ma questo discorso..qui da noi pe rlo meno..vale praticamente per ogni reparto...se ti ragli..prega più che andare in pronto soccorso..perchè quasi certamente passeresti 40 ore senza nemmeno ricevere un ciao dal personale perchè sta frnteggiando una "pandemia" di perosne che si affronterebbe benissimo con un organico decente..... Pima di ricevere attacchi da persone che non la pensano come me...io sono vaccinato sia ben chiaro.
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