Senigallia, il corpo senza vita rinvenuto in acqua al porto è di un 83enne
La vittima è Vittorio Mancini. Da chiarire la dinamica
Appartiene a Vittorio Mancini, 83enne senigalliese, il corpo senza vita rinvenuto nelle acque all’imboccatura del porto. La vittima, celibe, risiedeva in via Raffaello Sanzio. Nella mattinata del 3 settembre, intorno alle 5.30 si è recato al porto in bici: sarebbe stato anche visto da un testimone che non avrebbe notato nulla di anomalo in quel signore che si concedeva una passeggiata mattutina.
L’allarme è stato lanciato circa due ore più tardi quando il corpo è stato notato galleggiare nell’avamporto. Subito si è attivata la macchina dei soccorsi con la guardia costiera guidata dal comandante Domenico Zizzi. Nel frattempo sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri. In tasca l’uomo aveva solo i documenti, conservati in una bustina di plastica, pratica abbastanza comune tra gli anziani
Una volta stabilita l’identità sono stati rintracciati i familiari .Sul posto sono subito arrivati i nipoti che hanno riconosciuto la bicicletta dell’uomo parcheggiata poco distante dal luogo in cui è stato rinvenuto. Difficile capire cosa sia accaduto: se l’uomo abbia accusato un malore o si sia trattato di un gesto volontario. Il medico legale ha costatato il decesso per cause naturali. Il magistrato di turno ha disposto la restituzione della salma ai familiari perché potessero darne sepoltura in quanto non c’erano elementi per aprire un’indagine. Non è stata quindi disposta l’autopsia.
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