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Pagani (Vola Senigallia) sul passaggio della promozione turistica all’Unione dei Comuni

"Qualsiasi esperto di turismo rabbrividirebbe a questa ipotesi: scelta illogica, di difficile gestione, costosa e pericolosa per la crescita del nostro turismo"

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Quale consigliera comunale di Vola Senigallia, insieme a tutti gli altri consiglieri di minoranza, nel Consiglio comunale del 19 luglio ho espresso voto contrario sulla pratica che prevede il passaggio delle funzioni della promozione turistica all’Unione dei Comuni della “Marca Senone”.

Su questa pratica è in corso già da giorni una pesante azione di disinformazione per mascherare l’operazione che l’attuale amministrazione ha preparato al turismo della nostra città. Sia ben chiaro, personalmente sono convinta che l’Unione dei Comuni della “Marca Senone” vada rafforzata e che tra le diverse funzioni da assegnare a livello comprensoriale ci sia, appunto, anche quella del turismo e, aggiungerei, pure quella della cultura.

Su questo tema il programma di governo presentato alla città dalla coalizione di centrosinistra era molto chiaro e dettagliato. Le forze di centrodestra che oggi governano la città non hanno posto alcuna attenzione nel loro programma elettorale all’Unione dei Comuni, anzi, alcune formazioni politiche hanno parlato apertamente di voler superare l’Unione e di sopprimerla. Addirittura qualcuno che oggi siede sui banchi della maggioranza aveva anche costituito un “Comitato per la exit dall’Unione della Marca Senone” per contrastare e demolire quello che era stato definito un “carrozzone” burocratico inutile, costoso e superfluo.

Bene, questi signori oggi si presentano quali paladini dell’Unione ma non raccontano tutta la verità. Con l’approvazione della delibera, votata nemmeno da tutta la maggioranza, è stato innescato un perverso marchingegno che prevede la promozione turistica in capo all’Unione e l’accoglienza turistica in capo ai singoli Comuni.

Qualsiasi esperto di turismo rabbrividirebbe a questa ipotesi, io personalmente la ritengo illogica, di difficile gestione, costosa e pericolosa per la crescita del nostro turismo. Si, questa scelta oltre che essere illogica è anche costosa, i nostri amministratori hanno sorvolato su un piccolo particolare: per tre anni il Comune di Senigallia metterà a disposizione dell’Unione tre suoi dipendenti tra cui un dirigente, oltre ai necessari uffici, senza alcuna contribuzione da parte dei Comuni associati.

In “soldoni” questa operazione costerà al Comune di Senigallia oltre 150 mila euro l’anno senza alcuna contribuzione da parte dei Comuni associati. Vi sembra una scelta ponderata? Ma non è finita qui, dagli studi preliminari allegati alla delibera si prevede che il budget annuo da gestire supererà di non molto i 50 mila euro. Vi sembra logico? A me no, la legittimità contabile di questa operazione resta e rimane un mio forte dubbio.

Ma allora perché le forze di maggioranza hanno fatto questa operazione? Per un motivo che nulla ha a che fare con il bene della città e con la crescita del nostro turismo. Con questo “stratagemma” a scapito del turismo la Giunta dà pratica attuazione a quanto deliberato non molti mesi fa con la modifica dello Statuto e con la soppressione delle figure dirigenziali dalla nostra struttura comunale. Con questa operazione l’unico dirigente di ruolo presente nel Comune di Senigallia viene distaccato all’Unione dei Comuni (ma, guarda un po’, sempre pagato dal nostro Comune) e così la ristrutturazione della macchina comunale voluta dal Sindaco Olivetti e dalla maggioranza può prendere avvio. Su questo tema, la struttura operativa comunale, ci tornerò a breve, per ora solo una battuta: vi sembra normale che un ente di 45 mila abitanti, con oltre 200 dipendenti e con un budget di milioni di euro possa ben funzionare senza la presenza di figure dirigenziali?

da Stefania Pagani
Vola Senigallia

Commenti
Solo un commento
Mario2 2021-07-20 11:39:14
Mi fa più rabbrividire il fatto che abbiate imposto l'unione dei comuni nonostate i cittadini fossero contrari, ma cosa pensavate che gli altri comuni si sarebbero assoggettati a Senigallia facendo convergere tutta l'offerta turistica sui quei 4 bar dei soliti noti?
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