La lista “La Civica” chiede di utilizzare il recovery fund per riprogettare la viabilità senigalliese
Proposta l'istituzione di un tavolo di lavoro per lo sviluppo di progetti all'altezza della città
Il recovery fund, oltre ad essere una grande occasione per il nostro paese, è e sarà una grande risorsa per quei comuni che riusciranno a presentare progetti che rientrano nelle prerogative del recovery stesso.
Come gruppo politico della lista La Civica chiediamo al nostro Sindaco ed alla sua Giunta di iniziare a predisporre, da subito, un tavolo di lavoro con professionisti che siano in grado di sviluppare progetti volti al miglioramento dell’ambiente e del benessere dei cittadini.
Tra le priorità chiederemo che questo pool di esperti, insieme agli uffici preposti, faccia una programmazione di adeguamento e rinnovamento della rete stradale cittadina, delle piste ciclabili, dei marciapiedi e della viabilità.
Le strade sono una nota dolente per la nostra città. In alcune frazioni non vengono fatti interventi di manutenzione ordinaria da almeno 10 anni. Tralasciando il centro città ed il lungomare (non tutto) il resto della nostra rete stradale necessita di un progetto di programmazione e di manutenzione ordinaria per i prossimi 5/10 anni. Necessita, inoltre, lo studio di una nuova viabilità che permetta di diminuire il traffico e, di conseguenza, lo smog in alcuni punti di Senigallia.
Lo sviluppo e la costruzione delle piste ciclabili e dei marciapiedi, invece, deve essere il vero obiettivo di questa programmazione. E con dei “semplici” interventi si potrebbe diminuire notevolmente l’utilizzo delle macchine, a favore delle biciclette e delle proprie gambe.
A parte alcune frazioni come Roncitelli, Scapezzano o Bettolelle, tutte le altre zone della città distano dai punti nevralgici (centro e porto) non più di 5 km. Questo tragitto, con le adeguate infrastrutture, si può raggiungere in brevissimo tempo, sia in bici, sia a piedi, migliorando il proprio benessere fisico e l’ambiente che ci circonda.
Non da meno è l’individuazione di zone per la creazione di parcheggi di interscambio dove si potrà lasciare l’auto e noleggiare (come nelle grandi città) una bicicletta o un monopattino elettrico. Questi parcheggi serviranno per i turisti, per i visitatori provenienti dalle città limitrofe, per gli alberghi che non dispongono di un parcheggio riservato e che potranno utilizzare quest’area come zona di ricezione per i propri clienti.
“Se costruiamo più strade avremo più traffico, ma se si costruiscono più piste ciclabili, si introducono più agevolazioni per l’uso della bicicletta e si invita ad andare in bicicletta…….le persone che vanno in bicicletta aumenteranno. …….così come le abbiamo progettate, le città fanno ammalare le persone……. In una città non c’è niente di meno costoso che creare infrastrutture per camminare o andare in bicicletta” (cit. Jan Gehl architetto e progettista urbano
Luca Mori
Spero che qualcuno ponga rimedio a queste politiche scellerate.
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