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Focus su Chantal Akerman a Senigallia

Per il Corto Circuito Festival

Macchine da giardino Mancinelli - Senigallia

Focus Chantal Akerman l’appuntamento più impegnativo di Corto circuito cinema festival.

Un cinema radicale, provocatorio, profondamente introspettivo, senza sconti. Anche i più collaudati cinefili saranno messi alla prova. Accettate la sfida, ne vale la pena!

Lunedì 12 luglio, H. 18.30, Libreria Mondadori Corso 2 Giugno, 61

Presentazione del libro Chantal Akerman. Uno schermo nel deserto di Ilaria Gatti e Alessandro Cappabianca in presenza dell’autrice Ilaria Gatti.

“Tutto il materiale prodotto da Chantal Akerman –
regista sperimentale e video artista belga di grande rilievo internazionale scomparsa nel 2015 a 65 anni – può essere considerato un autoritratto filmico, un sistema di sovrapposizioni, pause, ricordi, verità, fisicità, tipiche di un soggetto moderno frammentato che percepisce la casualità del nostro stare al mondo…”

H. 21.30 Teatro La Fenice,

Ingresso libero su prenotazione e, sul posto, a partire da un’ora prima della proiezione

Saute ma ville di Chantal Akerman Belgio, 1968, 13’
Una ragazza entra in casa, si chiude in cucina, compie delle azioni sempre più incoerenti fino a provocare un’esplosione.

A seguire “Je, tu, il, elle” di Chantal Akerman. Francia/Belgio 1974, 86’

Je, tu, il, elle: la via crucis profana di Chantal Akerman
Ennio Cretella (Auralcrave)
[…]In meno di un’ora e mezza è condensata la storia – in bianco e nero, e ad episodi – del particolare viaggio di Chantal, come intuibile dal titolo la divisione episodica è correlata con i pronomi personali francesi del titolo. Procediamo con ordine.

Je. Io, io donna, io regista, io attrice. Il lungo tormento della solitudine. Chantal Akerman è sola nella sua casa: sommersa di lettere, che scrive e riscrive, legge e rilegge in un lunghissimo flusso di coscienza. […]

Il. Lui, lui camionista, lui perverso. Il secondo atto del viaggio introduce un personaggio – lui (nessuno ha un nome nel film – nemmeno la protagonista – un po’ come a dettare una separazione tra l’uomo, che ha un nome ed un’identità, e questi personaggi paragonabili all’animale ed al suo istinto naturale) – quello del camionista, che Chantal incontrerà dopo essere finalmente uscita di casa ed aver fatto l’autostop. […]

Elle. Lei, una donna, l’amore, l’eros. Si conclude con un ultimo incontro il viaggio di Chantal – una donna questa volta – probabilmente un’amica di vecchia data. Sono sole a casa di lei, c’è silenzio. Sguardi, gesti, cucchiai che affondano in un barattolo di Nutella e mani che affondano nella carne. Sono sul letto, ora. Si spogliano lentamente, giochi di sguardi, il ritmo della scena che avanza come il battito del cuore di chi guarda: nude, le due donne, iniziano a fare l’amore, non sesso – amore. In una delle scene di amore saffico più belle della storia del cinema, pose plastiche che si incatenano tra di loro come una scultura del Bernini in movimento. […]

Ho volutamente saltato un pronome, sopra.

Tu. Tu spettatore, tu voyer, tu feticista.

ingresso libero. Contiene scene di sesso esplicito consigliato 14 +.

Luciano Montesi
Pubblicato Lunedì 12 luglio, 2021 
alle ore 10:29
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