Una Azienda che guarda al Bilancio rinuncia ai flussi di cassa per crescere ed essere competitiva?
Era il 19 Aprile e già sollecitavamo i Resp.li dell’AV2 a sostituire i tecnici di laboratorio che avevano cessato il servizio.

“ E sappiate che in assenza dei tecnici necessari i tamponi molecolari non potranno più essere processati a Senigallia, nonostante una nuova attrezzatura adibita allo scopo sia arrivata ma che per assenza di personale rimarrà purtroppo inutilizzata.”

A malincuore dobbiamo dire che la nostra profezia, almeno in parte, si è avverata.

Per quello che riguarda i tecnici di laboratorio, oggi ne mancano cinque, due in pensione e tre andati a lavorare a Torrette assunti a tempo indeterminato mentre a Senigallia se va bene sono sempre contratti precari. Trovate la differenza di trattamento??

Per quanto riguarda la “nuova attrezzatura”, acquistata con soldi pubblici, già in uso per processare questi esami, pur potendo garantire una attività altissima di lavoro rimane invece sottoutilizzata per mancanza di personale!! Poveri soldi nostri !!

Sommando le due negatività ecco che e gli esami per il controllo del covid19 non si fanno più in Laboratorio e oltretutto sono veramente pochi.

Vengono effettuati solo quelli dei pazienti inviati dal medico di base che riportano nella ricetta una esenzione particolare per infezione pregressa (RM COV2, esenti per covid19) e quelli di chi deve sottoporsi a ricoveri o interventi Ospedalieri.

Noi non vogliamo una Azienda che obbliga i pazienti ad andare in strutture private pur avendo in casa le potenzialità necessarie.
Succede invece che il flusso di cassa immediato (liquidità aziendale, cash flow) che garantirebbero questi esami viene dirottato presso i laboratori privati, questi si Aziende con un bilancio da salvaguardare. All’uopo consigliamo ai Responsabili un link https://www.danea.it/blog/cash-flow-guida/ dove imparare come gestire un’Azienda. Magari ci ringrazieranno.

Perché questa “SEGNALAZIONE CITTADINA” è diventata una disamina della situazione?.

Perchè alcuni stranieri in occasione della manifestazione musicale portoghese del FADO, che ha rallegrato Senigallia dal 30 Giugno al 02 Luglio, avendo necessità di fare il Tampone molecolare per il rientro in patria si sono visti negare l’accesso al nostro Ospedale, pur se a pagamento, e sono dovuti ricorrere ad una struttura privata. Cosa diranno della nostra sanità al loro ritorno?

Non si gestisce in questo modo una Azienda ma, fermo restando la salvaguardia e la gratuità della sanità pubblica, Art.32 un pilastro della nostra costituzione, si adeguino le piante organiche (sostituzione del personale), si facciano lavorare le attrezzature comperate con i soldi nostri (non siano sottoutilizzate) e si facciano dentro l’Azienda quegli esami che sono una manna per il Bilancio (in questo caso Tamponi Molecolari in libera professione).

D’altronde le dichiarazioni di Agosto 2020 dei vari Direttori (chissà com’è che a parole dicono una cosa ma i fatti sono altri!) dicevano all’unisono che le prestazioni potevano essere fatte “anche in regime aggiuntivo, se necessario” e che il paziente che vuole il tampone a pagamento“può fare il tampone dentro l’Ospedale e quindi la processazione di PRC è eseguita dal Laboratorio dell’Ospedale stesso”. Cosà e cambiato nel frattempo??
Perché inoltre non riconoscere a questi lavoratori, chiamati “eroi” purtroppo a giorni alterni, l’incentivo alla libera professione oraria, come avveniva tempo fa, quando chi dirigeva la sanità pubblica ne rispondeva ai cittadini. Una gratificazione dovuta per il sacrificio che stanno ancora facendo !!

Da

Comitato Difesa Ospedale Senigallia