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A Senigallia il Festival Liberi Libri Viventi: “Al fiume guardandosi negl’occhi”

Uno strano evento da raccontare: "libri" che parlano, raccontano, emozionano e "lettori" che non leggono ma ascoltano.

Festival Liberi Libri Viventi

Domenica 30 maggio si è svolto lungo il fiume Misa il Festival Liberi Libri Viventi. Uno strano Festival da spiegare: ci sono “libri” che parlano, raccontano, emozionano e poi ci sono i “lettori” che non leggono ma ascoltano.

Lentamente questo Festival ha preso forma: è stato sufficiente sedersi su uno stuoino o sedia portata da casa e sentirsi a proprio agio, L’aria era fresca, il sole tra le foglie di un albero perdeva il suo calore. Una passeggiata lungo il fiume per trovare il “libro” che aspettava per dare inizio alla sua storia vissuta, quella che si era scritta dentro, con il tempo, con la vita che passa. Di se stessi a volte è difficile parlare, ma se il lettore già sa più o meno di cosa si parlerà allora tutto è più semplice e scorrevole. Si crea una sintonia, una specie di complicità e il lettore interviene fa domande per raccontare, a sua volta, un passaggio della sua vita. Allora il lettore diventa, per un po’ un libro, e cosi il pomeriggio trascorre fra storie di vite diverse.

I libri sono tutti diversi perché ogni persona è diversa dall’altra. I libri della biblioteca vivente distribuiti in 24 postazioni dove ognuno si è sentito immerso nella natura con lo scorrere calmo del fiume. Libri d’arte, della ceramica Raku, di viaggi e di come si viaggia da soli, di poesia, del disagio nel vicino entroterra, della difficoltà di fare una scelta, di un artista/amico scomparso da poco, del Cammino fino a Compostela, o in Africa, di un libro fotografico, di lasciare un mestiere, di un libro usato. A tutti noi, delle associazioni Confluenze e MontiMar, il Festival ha messo alla prova.

L’abbiamo pensato, valutato e poi alla fine ci ha quasi stravolti. Tante persone. Al tramonto libri e lettori se ne sono andati alla spicciolata nel cielo c’era una bella luce come negli occhi delle persone che hanno raccontato e ascoltato. La biblioteca vivente ha sempre bisogno di nuovi libri: ha bisogno di te che ci hai seguito fin qui perché anche tu sei un libro vivente perché hai vissuto intensamente.

Dalle associazioni Confluenze e MontiMar

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