Sala consiliare di Senigallia intitolata a Orciari, Presidente onorario Anpi e antifascista
Anpi: "Stonature con dichiarazioni che provengono da forze di maggioranza. Non rappresenti il varco per dediche nostalgiche"
Il prossimo 2 giugno avverrà l’intitolazione della Sala consiliare a Giuseppe Orciari, che fu Sindaco di Senigallia dal 1964 al 1983, dopo essere stato eletto Consigliere comunale dal 1946 e anche Assessore, dal 1949 al 1964, nelle Giunte presiedute dal Sindaco Zavatti. Finita la stagione da Sindaco, fu eletto Senatore nel 1983 e Deputato nel 1987, mantenendo comunque la carica di Consigliere comunale fino al 1994, raggiungendo così quasi mezzo secolo di presenza in Consiglio.
Giuseppe Orciari dal 2016 era Presidente onorario della Sezione ANPI di Senigallia.
Dopo l’8 settembre 1943 fu raggiunto dall’ordine di arruolarsi nell’esercito della repubblica di Salò, promossa da Mussolini col sostegno di Hitler. Disobbedire in quel frangente avrebbe potuto costargli la vita, essendo i fascisti sempre più animati da spirito vendicativo.
Il giovane Orciari rispose prima di tutto alla sua coscienza e decise di disertare.
Scelse di stare dalla parte dell’antifascismo e cominciò a prendere contatto con i primi partigiani che si stavano organizzando, tra i quali il Comandante Amato Tiraboschi, con cui condivise l’adesione prima al Partito d’Azione, prolungamento ideale e politico di Giustizia e Libertà dei fratelli Rosselli, poi al PSI nel 1947, insieme a Giacomo Brodolini.
Quindi, così cominciò la sua lunga e operosa vita politica, che rappresenta un esempio di fedeltà ai valori e al dettato della Costituzione, nonché di impegno disinteressato in favore della comunità cittadina, prestati con indiscussa capacità ed onestà adamantina.
Nell’ANPI, tanti tra coloro che oggi sono anziani, hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di collaborare con lui. Tanti ricordano negli anni ’70 il suo atteggiamento attento e dialogante con le realtà politiche giovanili di allora.
L’intitolazione della Sala consiliare rappresenta, quindi, un atto dovuto che il Consiglio comunale di Senigallia non poteva non adottare, qualsiasi fosse stata la sua composizione al momento della scomparsa di un tale concittadino, visto il rilievo e il favore condiviso da tutti verso la sua figura.
La “Sala consiliare Orciari” proietta nel futuro la memoria della sua persona e dei valori che hanno animato la sua azione politica.
Il fatto che raggruppamenti con un’ispirazione molto lontana e opposta a quella di Orciari oggi sostengano questa pubblica dedicazione è l’evidente segno della forza e della lungimiranza dei suoi ideali e delle sue scelte vittoriose, rispetto al carattere retrivo e antidemocratico di chi fu sconfitto allora e di chi ancor oggi non l’ha capito.
Stona però questa intitolazione con la storia personale e le dichiarazioni fasciste e mussoliniane di esponenti della maggioranza.
Stona con la posizione politica di chi, appartenendo alla stessa maggioranza, ha collegato il disegno di legge Zan all’accoppiamento tra uomini e animali, esibendo una mentalità discriminatoria e razzista, tanto radicata da pretendere che l’opinione pubblica considerasse tali vergognose offese al pari di una battuta di spirito.
Stona col silenzio del sindaco, dei consiglieri e delle forze politiche di maggioranza che non hanno fatto sentire nemmeno un accenno di voce per dissociarsi da tale vergogna.
Certamente Giuseppe Orciari ci insegna che chi ha fatto vivere la Costituzione e le Istituzioni democratiche deve essere ricordato. Non altri. È evidente che questo atto non può rappresentare il varco per dediche nostalgiche a sostenitori della dittatura e dell’alleanza col nazismo. È forte e condivisa la coscienza che, se quelli avessero vinto, non avremmo avuto né Orciari né i progressi della città per i quali lo ringraziamo.
Immagine: Giuseppe Orciari illustrato da Mabel Morri.
....e che 2 c........ !!
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