Diritti al Futuro: “L’amministrazione comunale non ha promosso i patti educativi di comunità”
"Senigallia non merita questa improvvisazione e questa carenza di ideazione progettuale"
Nella totale assenza di programmazione e visione di città, l’amministrazione comunale Olivetti ha mancato di atteggiamento propositivo nel promuovere, almeno tentare, una collaborazione con gli istituti scolastici comprensivi del territorio cittadino per sancire patti educativi di comunità, che avrebbero consentito di utilizzare al meglio i fondi messi a disposizione dal Ministero della Istruzione per organizzare le attività estive per le bambine e i bambini dai 6 ai 13 anni.
I patti educativi di comunità sono l’innovativo strumento promosso per recuperare socialità, migliorare l’apprendimento e il potenziamento delle competenze, utilizzando l’estate per preparare al meglio il prossimo anno scolastico. Attività che – se organizzate dal comune in un rapporto che si poteva proporre alle scuole – potevano riguardare musica, sport, teatro, letteratura, lingua, strumenti digitali…
Se solo si fosse avanzata la proposta da parte del Comune di Senigallia nella conferenza ente locale scuola, ci sarebbe stata la possibilità del confronto su come utilizzare le risorse ministeriali per attività complementari da integrare con quelle dell’ente locale, anche se non va sottaciuto che poi sarebbero state le scuole nella propria autonomia a decidere se aderire o meno.
Ma l’amministrazione di Senigallia neanche ha preso in considerazione questa possibilità, mancando completamente il proprio ruolo di coordinamento e di innovazione. Sarebbe stato possibile organizzare una proposta integrata scuola-ente locale da giugno a settembre, condividendo idee, progetti e risorse.
L’inefficienza, quindi, va ben oltre il taglio dei Centri Estivi (lamentato recentemente da una giovane mamma sulla stampa), comunque gravemente penalizzati quest’anno.
Inoltre questa amministrazione comunale – per ciò che concerne i centri estivi appunto – non solo non sembra farsi carico al momento dei bambini oltre i 6 anni, ma – secondo quanto emerso fino ad ora – anche nella fascia 3-6 anni ci sono disponibilità solo per 75 bambini contro i 400 degli altri Comuni dell’Ambito. Perché?
È mancata quindi capacità innovativa rispetto al piano estate lanciato dal ministero utilizzando lo strumento dei patti educativi di comunità, ma – per ciò che riguarda la stretta competenza del comune – non sembra neanche esserci la capacità di confermare quanto esisteva di buono negli anni precedenti.
Senigallia non merita questa improvvisazione e questa carenza di ideazione progettuale, che in una parola si chiamano mediocrità.
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