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La Scuola di Pace “V. Buccelletti” organizza un webinar dal titolo “L’Italia ripudia la guerra?”

Appuntamento per giovedì 27 aprile alle ore 21 sulla pagina facebook della Scuola di Pace,

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Pace, bandiera della pace

Armi, armi e ancora armi. Sono le bombe sganciate in questi ultimi giorni dai droni dell’esercito israeliano sopra la striscia di Gaza. Sono i missili lanciati dai palestinesi di Hamas contro gli insediamenti israeliani. Sono state le barrel-bombs a insanguinare la città siriana di Aleppo, durante l’assedio durato lunghi mesi.

Armi pesanti, armi leggere, armi robotizzate, armi portate addosso da chi decide di farsi esplodere. Armi usate per invadere un territorio, seguendo un disegno strategico. Armi usate per difendersi da un aggressore. Armi usate per vendetta o per rappresaglia. Armi usate per terrorizzare la popolazione civile. Ognuno dice di avere le sue ragioni per usarle.

Ognuno ha i suoi torti per non averne fatto a meno. Ma le ragioni e i torti sono sommersi nel sangue delle vittime innocenti, come i 65 bambini palestinesi e gli 8 bambini israeliani uccisi nel conflitto tra Hamas e Israele di questi giorni. O gli oltre 2300 bambini uccisi durante i sei anni della guerra in Yemen. O i 12 mila bambini uccisi o feriti nella guerra in Siria. No, non ci possono essere ragioni che giustificano l’uccisione dei bambini o la deportazione di interi popoli.

No, non possiamo tollerare o giustificare in alcun modo la violenza: il futuro dovrà essere un futuro senza armi. Si, senza armi. Perché le armi sono lo strumento principale con cui la violenza si diffonde a macchia d’olio. Le armi sono la peggiore manifestazione dell’odio, della tirannia, della barbarie. Generano morte e corruzione. Inquinano i rapporti tra i popoli. Offuscano la mente dei giovani, di quanti credono di essere più forti per il solo fatto di abbracciarne una. Più armi circolano e più si abbassa il livello della giustizia sociale. Più risorse vengono destinate alle armi, più risorse vengono sottratte alla sanità, alla scuola, alla ricerca, alla tutela dell’ambiente.

Non è mai tardi per cambiare radicalmente verso, per pensare ad un futuro senza armi, come 200 anni fa si è pensato ad un futuro senza schiavi. Possiamo costruire, già da oggi, quel futuro, possiamo rinunciare ai programmi di riarmo, possiamo sottrarre, o almeno diminuire in modo sensibile le spese militari. Possiamo rinunciare a vendere le armi ai paesi che calpestano i diritti umani, come l’Egitto, o che sono impegnati in un conflitto armato, come la Turchia o l’Arabia Saudita.

L’Italia è uno dei principali produttori e venditori di armi al mondo. Ma è anche la Repubblica che, nella sua Carta costituzionale, afferma di ripudiare la guerra. Come si può ripudiare la guerra e continuare ad armarsi? Come possiamo noi cittadini amanti della Pace contribuire a un cambio di passo?

La Scuola di Pace di Senigallia, da sempre impegnata a promuovere campagne di sensibilizzazione per la Pace e il disarmo, organizza su questo tema un webinar il prossimo 27 maggio alle ore 21. Il titolo dell’incontro è “L’Italia ripudia la guerra? Strategie per un futuro senza armi”. Ospite della serata sarà Francesco Vignarca, il coordinatore delle campagne della Rete Italiana Pace e Disarmo. Un incontro che ci permetterà di fare il punto sulle spese militari del nostro paese, sui risultati raggiunti dalle campagne di mobilitazione contro le armi o su quelli che si intendono raggiungere con nuove mobilitazioni popolari.

Sarà l’incontro di preparazione alla Festa della Repubblica = Festa della Pace prevista per il prossimo 2 giugno a Senigallia e organizzata dalla Scuola di Pace.

 

Per partecipare al webinar di giovedì 27 aprile alle ore 21 collegarsi alla pagina facebook della Scuola di Pace, www.facebook.com/scuolapacebuccelletti.

 

Scuola di Pace “V. Buccelletti”- Senigallia

Scuola di Pace Buccelletti
Pubblicato Mercoledì 26 maggio, 2021 
alle ore 5:59
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