Diritti al Futuro si schiera contro la crescente privatizzazione della spiaggia senigalliese
"Nella prossima estate si assisterà alla vergognosa aggressione delle spiagge libere"
Nel panorama della disciplina amministrativa i piani spiaggia promuovono regole generali e astratte per le concessioni demaniali e per le spiagge libere (evitando la deregulation e scelte pianicide atte a favorire pochi) e per preservare ambiente e paesaggio costiero (dune, flora e fauna) per promuovere biodiversità.
Nella prossima estate – la prima gestita dalla giunta Olivetti – si assisterà alla vergognosa aggressione, con notevole riduzione, delle spiagge libere e dell’offerta balneare per chi (per motivi economici o ambientali paesaggistici) sceglierà di utilizzare la parte del demanio non oggetto di concessioni balneari. È un atto che denunciamo nel merito e nel metodo! Un nuovo colpo di mano, che danneggia il principio della progettazione differenziata dell’arenile della spiaggia di velluto, che fa nell’offrire a turisti e bagnanti il giusto equilibrio tra spiagge con stabilimenti balneari e quelle libere ricche di dune, vegetazione con flora e fauna autoctona, uno dei suoi punti di forza più apprezzati. Siamo molto preoccupati anche degli effetti che questa sfrenata liberalizzazione produrrà al microsistema dunale e costiero.
È vero siamo nel pieno di una crisi sociale ed economica, ma invece di aumentare servizi gratuiti alla portata di tutti la giunta Olivetti aumenta in modo esponenziale la spiaggia a pagamento.
Non vogliamo poi neanche sottacere l’evidente e sfacciata disparità di trattamento tra operatori che potranno allargare i propri stabilimenti balneari e quelli che per ostativi limiti spaziali non potranno farlo. Incredibile avvantaggiare alcuni a discapito di altri, con l’esplicita lesione del principio di parità di trattamento tra operatori economici.
Continua il lento e inesorabile decadimento della nostra città, guidato da scelte ad personam, senza piani né progetti, dove l’incuria e l’improvvisazione la fanno da padroni.
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