Incidente costato la vita all’ostrense Giancamilli: la moglie patteggia
Lo schianto mortale il 30 luglio 2019 a Pollenza di Macerata
Ha patteggiato la pena di 10 mesi Rudina Derjai per l’incidente stradale che il 30 luglio 2019 è costato la vita al marito. La donna rischiava fino a 7 anni di reclusione. Si è chiusa nella giornata del 10 marzo davanti al Giudice dell’Udienza preliminare del Tribunale penale di Macerata, la vicenda giudiziaria riguardo la morte di Stefano Giancamilli avvenuta a seguito di un incidente stradale verificatosi il 30 luglio 2019.
Giancamili, volto storico di Ostra doveva aveva gestito per anni il Caffè del Teatro, a luglio 2019 si trovava a bordo dell’auto condotta dalla moglie Rudina. La macchina andò ad impattare violentemente contro un camion in una rotatoria in località Pollenza di Macerata.
A seguito dell’urto la vettura prima aveva sbattuto contro il guard rail e poi si era ribaltata. L’uomo era morto subito dopo l’impatto , mentre la moglie aveva riportato gravi fratture in tutto il corpo.
Inizialmente, la scena del sinistro stradale presentava una mancata precedenza da parte della donna, per la quale si profilava un serio rischio di essere condannata per omicidio stradale con una pena massima di 7 anni di reclusione.
La signora Rudina Derjaj nel corso delle indagini preliminari è riuscita a dimostrare, tramite le indagini difensive svolte dal proprio legale, l’ Avv. Corrado Canafoglia, che il verificarsi dell’incidente stradale e della morte del marito siano state causate principalmente dal camion condotto che pur provenendo da destra sopraggiungeva però una velocità di oltre 80 km orari.
Le indagini difensive hanno dimostrato anche che la visibilità dell’incrocio risultava ridotta data al presenza sul bordo della strada di una folta vegetazione non curata in prossimità dell’incrocio dove era posizionato un cartello stradale di precedenza non facilmente visibile.
Alla luce delle risultanze delle indagini difensive , oggi avanti al GUP del Tribunale di Macerata , la signora Rudina Derjaj ha ottenuto di patteggiare la propria posizione processuale con un patteggiamento a 10 mesi di reclusione con il beneficio della sospensione condizionale della pena. Il camionista invece ha chiesto di definire la propria posizione processuale tramite giudizio abbreviato
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