Un libro per ricordare le donne Pioniere nella storia
L'8 marzo l'Associazione di Storia Contemporanea farà conoscere la sua nuova ricerca
Da diversi anni l’Associazione di Storia Contemporanea propone, ogni 8 marzo, un momento di confronto e riflessione, legato alle ultime ricerche scientifiche realizzate sul tema della storia delle donne.
L’Associazione si occupa di storia politica e non di politica, quindi non ha nessun interesse a dire la sua sui continui temi proposti dall’attualità che vedono spesso citate a sproposito le donne e la loro secolare lotta per la parità. A chi però parla a vaste platee incitando a essere ribelli guidando la macchina senza avere la patente o a chi avanza la proposta di una festa per gli uomini, sente il dovere di ricordare un significativo precedente storico, sorto alle origini della contemporaneità.
Quando nel 1789 venne scritta in Francia la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, caposaldo giuridico di un nuovo modo di pensare e costruire la cittadinanza, la drammaturga e attivista transalpina Olympe de Gouges (all’anagrafe Marie Gouze, 1748-1793) reagì firmando la “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina”, ricalcata su quella maschile e affermante l’uguaglianza dei diritti civili e politici tra i due sessi. Olympe si batteva affinché venissero restituiti alla donna quei diritti naturali che le erano stati sottratti a causa dell’ignoranza, del pregiudizio e del maschilismo che dominava la società dell’antico regime; ella fu anche tra le prime, coraggiose donne che propose un moderno sistema di welfare e a condannare le atrocità commesse dalle derive dittatoriali della rivoluzione; deferita al tribunale rivoluzionario, Olympe venne ghigliottinata il 3 novembre 1793, dopo essersi rifiutata di evadere dalla prigione per potersi difendere legalmente.
Nella sua “Dichiarazione” ha scritto, tra l’altro: “Come la donna ha il diritto di salire sul patibolo, deve avere altresì il diritto di salire alle più alte cariche”.
In buona sostanza, si può cambiare in meglio il mondo anche rispettando la legge (e magari leggendola e conoscendola) ed è possibile offrire contributi costruttivi al dibattito pubblico, anche senza essere pagate per partecipare a una grande kermesse. Quella verso le donne è la più grande disuguaglianza e discriminazione oggi esistente nel pianeta: un macro-problema che deve essere affrontato e risolto, non già con soliloqui autoreferenziali, ma con idee serie, originali, propositive, nell’interesse degli altri e di tutti.
L’ultima ricerca, che l’Associazione propone alla comunità, è il libro, “Pioniere. Storia di donne che hanno aperto nuove frontiere” (Ed. Aras, 2021), curato da Lidia Pupilli (direttrice scientifica ASC), cui hanno collaborato storiche e storici di università e istituti di ricerca nazionali. È un libro importante, non solo perché ci racconta le vicende umane delle prime donne che si sono distinte nei più disparati campi (la prima votante, elettrice, sindaca, ministra, medica, avvocata, bibliotecaria, etc.), ma in quanto ricostruisce, con un linguaggio chiaro e lineare, una parte della storia contemporanea ancora sconosciuta ai manuali e, quindi, al grande pubblico.
Appuntamento dunque per lunedì 8 marzo, alle ore 18.00, da remoto: cliccando da smartphone o da pc sul link (https://www.gotomeet.me/AssociazionediStoriaContemporanea) si potrà seguire e partecipare all’evento. Interverranno donne in rappresentanza del mondo del lavoro nonché la curatrice e le autrici dell’opera.
Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla mail associativa (ascontemporanea@gmail.com).
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