Marche, ore di attesa: zona gialla o arancione?
A far temere la zona arancione i ricoveri sopra il tetto massimo delle terapie intensive al 30% e dell'area medica al 40%
Sono ore di trepidante attesa per gli abitanti delle Marche che, a cavallo del 19 e 20 febbraio, sapranno se verrà confermata la zona gialla o se l’aumento dei dati correlati al Covid-19 coinciderà con lo scivolamento nella zona arancione.
Il dossier arrivato nella giornata del 18 febbraio dal Ministero della Salute sui tavoli di Palazzo Raffaello lascia ancora margini di speranza sulla possibilità di restare nella fascia attuale, con l’indice Rt stimato in 0,91 che corrisponde ad una valutazione di rischio moderato.
A remare contro questo quadro è sicuramente la condizione dei nosocomi locali con entrambe le soglie dei ricoveri sopra il tetto massimo delle terapie intensive al 30% e dell’area medica al 40%. Dati che lasciano trapelare una certa preoccupazione in chiave zona arancione.
Nel frattempo, nella giornata del 18 febbraio, i sindaci delle città più colpite dal Covid-19 sono stati convocati dalla prima cittadina di Ancona e Presidente Anci Marche, Valeria Mancinelli, per decidere come coordinare le azioni da intraprendere su scala locale. A breve comunque la situazione verrà chiarita: termina infatti nella giornata di domani la limitazione inerente al divieto di uscita ed entrata nella provincia di Ancona.
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