Senigallia piange la scomparsa del 43enne Andrea “Billy” Franceschini
Padre di famiglia, artista, artigiano, lavoratore: una vita a reinventarsi tra estro, ingegno e creatività
Una passione radicata per l’arte, una vita poliedrica spezzata troppo presto da un brutto male. Si è spento, nella serata del 3 febbraio, Andrea Franceschini, 43enne di Senigallia, che tutti chiamavano Billy o Bill.
Sta facendo rapidamente il giro della città, tra i moltissimi che lo conoscevano, la notizia della morte di Franceschini, che tanta gente ha incontrato lungo il suo percorso personale, artistico e professionale: prima di tutto grazie all’arte contemporanea, che, come detto, era la sua passione e ciò in cui trovava la sua vera espressione, fatta di contaminazione tra pittura, scultura, fotografia, letteratura.
Oltre venti anni di attività artistica avevano portato Franceschini ad esporre anche per il Comune di Senigallia, a Palazzo del Duca, con l’installazione “A Bridge to the Future“, insieme al fotografo Giovanni Ghiandoni, e a collaborare con Gianfranco “Pico” Romagnoli.
Alla vita artistica, reinventandosi molto spesso nel corso degli anni, aveva affiancato molte attività professionali, tra le quali la gestione di locali, lavori stagionali, e quello di falegname con l’attività Holzköpfe / Testedilegno insieme a Gabriele Palestrini, in cui l’ingegno e la creatività di Franceschini trovavano nuova vena nel dare vita ad oggetti artigianali di design.
Ma i tanti amici, al di là quanto possa aver realizzato nel corso della sua vita, non possono che ricordare “Billy” soprattutto per la persona allegra, vitale ed estrosa che era, fin da ragazzo e poi da padre di famiglia: Andrea Franceschini lascia infatti la moglie Caterina e due bambini piccoli, un maschio e una femmina.
Il 43enne era ricoverato all’ospedale regionale di Torrette di Ancona, dove era stato trasferito da quello di Senigallia. La camera ardente sarà allestita a Senigallia, presso il cimitero delle Grazie, dalle 16 di giovedì 4 febbraio ed i funerali si terranno venerdì 5 alle 16 alla Chiesa del Portone.
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