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La memoria al tempo della pandemia

Mercoledì 27 gennaio 2021, ore 18.00, Senigallia commemora il Giorno della Memoria

Giorno della Memoria

“La memoria al tempo della pandemia”: questo il filo conduttore del Giorno della Memoria che, da venti anni a questa parte, invita a prendersi del tempo per ascoltare testimonianze che offrono conoscenza, consapevolezza e speranza, nella giornata in cui si ricorda l’apertura dei cancelli del campo di sterminio Auschwitz – Birkenau, assurto a simbolo della follia genocida nazista, avvenuta il 27 gennaio 1945.

27 Gennaio 2021. Ci siamo spostati qui, sulle piattaforme digitali che mentre separano i nostri volti, permettono di incontrarci sul terreno della memoria che tanto ci sta a cuore. Comune, Diocesi, Comunità Ebraica di Senigallia, grazie al prezioso lavoro della ‘Fondazione Gabbiano’, si sono chiesti cosa significa celebrare il Giorno della Memoria al tempo della pandemia. Perché ogni tragedia – causata o subita – ha tante assonanze che esigono di essere ascoltate. Per vivere meglio, per essere più umani.

Alle ore 18.00 di mercoledì 27 gennaio prossimo, in diretta attraverso diverse piattaforme digitali, sarà possibile ascoltare la prof.ssa Milena Santerini, docente di Pedagogia all’Università cattolica di Milano, vice Presidente del memoriale della Shoà di Milano e Coordinatrice nazionale per la lotta all’antisemitismo: la professoressa interverrà sul tema di come proprio l’epidemia mondiale che stiamo vivendo sembra aver dato nuova linfa a vecchie e nuove nostalgie antiebraiche. E non solo.

Vittorio Robiati Bendaud, coordinatore del tribunale rabbinico del centro-nord Italia, e tra i più vivaci studiosi della cultura ebraica, ci condurrà in un percorso della memoria che farà dialogare Primo Levi, Elie Wiesel e Dante Alighieri.

Porteranno il loro saluto Massimo Olivetti, Sindaco di Senigallia; Franco Manenti, Vescovo diocesano; Remo Morpurgo, vice Presidente della Comunità ebraica di Ancona. Saranno poi previsti interventi musicali a cura dell’associazione NonCantoPerCantare con Antonella Vento alla voce e Daniele Streccioni alla fisarmonica.

L’evento potrà essere seguito in diretta streaming sul canale YouTube e sulla pagina Facebook “La Misena / Radio Duomo”, oltre che sulle pagine Facebook socialUCEI , comune.senigallia , circuitomusealesenigallia , biblotecacomunaleantonelliana , sui siti www.vocemisena.it e www.diocesisenigallia.eu, oltre che in diretta su Radio Duomo Senigallia InBlu (FM 95.2).

Commenti
Solo un commento
Glauco G. 2021-01-25 17:10:33
Atroce periodo...io lo accosto a quello che passiamo oggi ma solo nel lato più "leggero" perchè è impensabile accostare "oggi" quello che hanno visssuto quei poveri esseri umani..sicuramente provo un disprezzo totale per chi ha fatto ....per chi ha taciuto ....e per chi ha appoggiato quei pensieri/ideali ....con la SOLA scusante (ridicola) che andava fatto per migliorare la razza umana...per fortuna qualcuno è uscito dal coro e si è ribellato altrimenti oggi, per un ideale visto come giusto in quei anni..saremmo finiti sterminati dai tedeschi (15-17 milioni di morti vittime dell'Olocausto - dal 33 al 45) e...per altri motivi/ideali... dai Russi (2,3 a 17,6 milioni di morti vittime dei gulag 1932-1953). Un personale ricordo per tutti gli ebrei e oppositori che hanno perso la vita durante quel periodo e un ricordo a tutti gli oppositori, cristiani, vescovi, oppositori, contadini e voglio metterci pure Italiani) che hanno perso la vita dentro i gulag...giustissimo tenere sempre accesa la memoria della strage fatta dai nazisti e altrettanto giusto commemorare chi, fino ad oggi, ha vissuto sempre dietro le quinte ma con altretttanti atroci comportamenti contro l'essere umano...di demoni in quel periodo (fino al 52 e non fino al 45) erano diversi e non solo uno (oppure due per chi ripudia la complicità della politica Italiana)...i demoni non si fermavano al confine est ma lo superavano di molto...e la liberazione delle'ssere umano...non è stata fatta nel 45 ma nel 53 (anno di chiusira dei gulag e fine dello sterimnio di massa nel "nostro" continente)...purtroppo esistono ancora paesi che stanno commento altri stermini e vanno ricordati pure loro ...ma nella storia...quella precisa storia...per come la penso io....è giusto ricordare tutti e non solo chi è stato ucciso da una sola "corrente politica". Non voglio sminuire nessuno ma abbracciare la morte ingiusta di tutti e no solo di qualcuno.
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