Boxmarche per Caritas di Corinaldo
Raccolta fondi per sostenere l’attività solidale di Caritas raggiungendo la cifra record di 9.620 euro
Proprio nel mese di lancio della campagna di donazioni Ridiamo, nel periodo natalizio, la prima azienda che ha sostenuto Caritas è stata Boxmarche. “Si può donare a piene mani, la maniera di dare vale molto più del dono”.
Così l’azienda corinaldese di packaging cartotecnico, sempre attenta alla cura dell’altro e dei più fragili, ha scelto per questo Natale di organizzare una raccolta fondi per sostenere l’attività solidale di Caritas Corinaldo, raggiungendo la cifra record di 9.620 euro. Ogni Natale infatti Boxmarche organizza un progetto solidale a favore di associazioni impegnate nel sociale, e quest’anno particolare, in cui la pandemia sta colpendo indistintamente grandi città e piccoli borghi, la scelta è ricaduta su Caritas Corinaldo, che sosterrà quindi le famiglie in difficoltà del territorio.
Il responsabile marketing Nicola Dominici ci spiega: “Quest’anno ci sembrava molto importante ‘rimanere a Corinaldo’ e aiutare le persone che vivono nel tessuto nel quale operiamo e che amiamo. Quando abbiamo parlato con Caritas avevamo in mente di dare una mano aiutando la raccolta di derrate alimentari ma la consistenza della cifra raggiunta ci ha stupito positivamente e siamo sicuri che sarà utile anche per altri progetti. Boxmarche fa delle relazioni con clienti, fornitori e stakeholder la propria forza: è stato un piacere coinvolgerli anche quest’anno per un progetto di solidarietà in cui ci siamo impegnati al massimo”.
In un’ottica di responsabilità sociale nasce anche il video costruito dalla DMP Concept insieme al grafico corinaldese Dario Rotatori, che racconta molto della Boxmarche e della loro solidarietà fatta “con il sorriso”. https://www.boxmarche.it/blog/solidarieta-natale-2020
Si tratta di un gesto abituale per l’azienda corinaldese che però introduce una novità nel campo della solidarietà: lo sguardo al futuro e la continuità, che per Caritas sono vitali. Progettare dando autonomia a chi chiede aiuto, presentare corsi di formazione, guardare ai percorsi che si aprono per ogni persona in difficoltà, avviare al lavoro, non fermandosi alla semplice assistenza: tutto questo rappresenta un modo di operare costruttivo che regala i migliori risultati e dà la possibilità a chi ne ha bisogno di riprendere in mano la propria vita.
“Un’azienda” continua Dominici “può esporsi in prima linea per pensare in questo modo, un’azienda può dedicarsi alla solidarietà e non alla sola beneficienza. Non ci crediamo fermamente”.
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