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Natale, Capodanno ed Epifania in zona rossa: Conte illustra decreto con nuove restrizioni

In tutta Italia spostamenti al minimo necessario e chiusura per negozi, bar, ristoranti nei giorni festivi e prefestivi - VIDEO

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Giuseppe Conte

“Il metodo delle zone funziona, da Rt a 1.7 siamo a 0.86 e tutte le regioni saranno presto zona gialla. Ma la situazione rimane grave in tutta Europa, il virus circola ovunque.” Così ha esordito il premier Giuseppe Conte per illustrare le nuove restrizioni che saranno in vigore durante le festività a cavallo tra il 2020 e il 2021.

Tutta Italia sarà considerata zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio, nei giorni prefestivi e festivi: si potrà uscire di casa solo per lavoro, necessità, salute. Questa l’estrema sintesi del provvedimento.

I giorni in zona rossa sono dunque quelli del 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e 1, 2, 3, 5, 6 gennaio. In queste giornate, dalle 5 alle 22, si potranno comunque ricevere in casa 2 persone non conviventi (dal conteggio sono esclusi ragazzi e bambini sotto i 14 anni, disabili e persone non autosufficienti). Chiusi bar, ristoranti, negozi, centri estetici. Aperti supermercati, alimentari, farmacie, edicole, tabaccherie, lavanderie, parrucchieri, barbieri.

Nei restanti giorni, ovvero il 28, 29, 30 dicembre e il 4 gennaio, tutta Italia sarà zona arancione: saranno consentiti spostamenti nel proprio Comune, con eccezione per Comuni fino a 5mila abitanti, dai quali ci si potrà muovere fino a un raggio di 30 Km. Resta la chiusura per bar e ristoranti, mentre i negozi potranno restare aperti fino alle 21.

Alle nuove misure restrittive si affiancano immediate misure di ristoro, come sottolineato dal Presidente del Consiglio Conte: “Nuovi aiuti economici con meccanismi veloci. 645 milioni reperiti per bar e ristoranti costretti a restare chiusi. Da gennaio, oltre che per ristoranti e bar, avremo possibilità di intervenire anche su altri settori in modo da non avere disparità di trattamento”.

“Vediamo la fine di questo incubo, il 27 dicembre sarà Vaccine Day europeo. – ha proseguito poi il premier Conte – Certo non risolveremo tutto in un giorno ma nei primi mesi del 2021 con il piano vaccinale chiuderemo questo triste capitolo. Il vaccino sarà facoltativo ma abbiamo già iniziato una campagna di informazione che spieghi il processo di verifica che vi è dietro alla sua validazione”

Incalzato poi dai giornalisti presenti in conferenza stampa, Giuseppe Conte ha assicurato: “Il governo ha a cuore la ripresa dell’attività didattica in presenza per tutti i gradi scolastici. Abbiamo programmato la ripartenza per il 7 gennaio e siamo alacremente al lavoro, con ministri ed enti amministrativi, per intervenire in particolar modo su trasporto pubblico e differenziazione degli orari. Impossibile predisporre norme uniche nazionali: le esigenze cambiano da territorio a territorio”.

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