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Natale 2020: le incertezze e le speranze degli esercenti della città di Senigallia – VIDEO

Interviste ai protagonisti del commercio e della gastronomia senigalliese al tempo del Covid-19

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Luminarie natalizie

Incertezze e preoccupazione, ma anche un po’ di speranza: è questo il clima che si respira tra i commercianti senigalliesi, in vista dell’imminente arrivo del Natale.


In questo atipico periodo di festa, segnato dall’emergenza Covid-19, le previsioni di vendita per i negozianti e ristoratori della città di Senigallia, faticano a concretizzarsi. In costante attesa di nuove disposizioni da parte del Governo, le attività organizzano e pianificano il lavoro giorno per giorno, affidandosi alla sorte.

La redazione di Senigallia Notizie ha voluto dar voce ad alcuni commercianti della città, per raccogliere delle concrete testimonianze sull’andamento delle vendite e sulle aspettative per le prossime settimane.

Claudio BrunettiTra le principali difficoltà riscontrate fra i ristoratori, la gestione degli ordini e delle scorte è certamente al primo posto: l’ipotesi di un’imminente chiusura impedisce un’organizzazione a lungo termine. A tal proposito Claudio Brunetti, albergatore e ristoratore di Senigallia, ha voluto sottolineare anche la problematica riguardante la gestione delle prenotazione per i giorni di festa.

Alessandro CarlettiCon grande ottimismo, i clienti continuano a chiamare, per assicurarsi un tavolo per il pranzo di Natale, ma l’unica risposta che ora posso ricevere è un grande punto di domanda.

Alla stessa linea di pensiero, si accoda anche Alessandro Carletti, altro esercente nel settore gastronomico, in attesa delle prossime disposizioni.

Daniela CoppariTra le speranze e gli utopici pronostici, c’è chi affronta queste settimane facendo forza sulla passione e l’amore per il proprio lavoro. Tra questi, Daniela Coppari, proprietaria di un negozio di oggettistica nel pieno centro storico della città di Senigallia. Il suo segreto, racconta, sta nell’affetto della clientela affezionata e nella capacità di contare solo sulle proprie risorse, con ben poca fiducia verso aiuti esterni.

Matteo BelbustiAnche nel campo dell’abbigliamento l’ottimismo inizia a vacillare. Dopo lo scorso week end, del 12 e 13 dicembre, in cui si è registrato un buon afflusso di clientela, le speranze per i giorni successivi non sono così rosee. Ascoltando le testimonianze dei diretti interessati, tra cui i commercianti del settore abbigliamento, Matteo Belbusti e Simone Tognetti è stato facile captare da una parte uno spiccato malcontento, dovuto soprattutto alla poca chiarezza e precarietà delle direttive nazionali, dall’altra un certo ottimismo.

Simone Tognetti“Oggi possiamo stare aperti, domani chi lo sa”: questa è la frase che accompagna e accomuna i pensieri dei commercianti della città di Senigallia, condividendo difficoltà ed incertezze di tutti i negozianti e ristoratori d’Italia.

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