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Interrogazione a Senigallia sull’arretramento della ferrovia adriatica

"Che posizione ha l'amministrazione comunale?"

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binari, treni, ferrovia

Oggetto: interrogazione scritta a risposta orale sull’arretramento della ferrovia adriatica.


– Premesso che il dibattito sulla questione relativa all’arretramento della linea ferroviaria adriatica va
avanti da anni;
– Premesso che il 26/11/2019 il Consiglio Comunale di Senigallia ha votato, a maggioranza, una mozione proposta dai consiglieri Sardella, Urbinati, Santarelli e Angeletti riguardante l’arretramento della linea ferroviaria adriatica e il tema delle opere di risanamento acustico (c.d. barriere antirumore);
– Premesso che con la mozione si impegnavano il Sindaco e la Giunta, tra le altre cose, a “attivarsi assieme agli altri Comuni della fascia costiera da Pesaro ad Ancona per sollecitare gli enti sovraordinati, Regione, Governo, all’adozione di un progetto di arretramento della ferrovia così come già da tempo elaborato dalla Provincia di Ancona e a reperire i necessari finanziamenti implementando sull’attuale tracciato una metropolitana di superficie”;
– Premesso che, con il Recovery Plan, ci sono più di 200 miliardi di Euro di risorse disponibili per lo sviluppo e l’ammodernamento infrastrutturale e strategico del Paese; – Premesso che il Ministero dei Trasporti ha inserito tra le priorità il potenziamento della tratta adriatica ferroviaria;
Tutto ciò premesso si interroga il Sindaco per sapere:
– Che posizione ha l’amministrazione sul tema dell’arretramento della ferrovia adriatica e sulle barriere antirumore?
– È intenzione di questa amministrazione prendere parte ai tavoli istituzionali con gli altri Comuni, la Regione, l’ANCI e il Governo per chiedere in maniera sinergica l’arretramento della ferrovia?

Si richiede risposta orale nel prossimo consiglio comunale.

Dario Romano
Capogruppo Partito Democratico

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Domenica 13 dicembre, 2020 
alle ore 12:29
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Commenti
Ci sono 4 commenti
leofax 2020-12-13 13:23:43
Signor Dario Romano, Lei sa bene che quanto fatto dal Suo Sindaco Mangialardi in merito alle barriere fonoassorbenti in via Perugia, sono state contestate da tutti i Sindaci rivieraschi marchigiani. In altre parole, se non si conoscono le cause dei rumori dei treni non li si può combattere con dei nuovi muri.
Il rumore è dato, dal rotolio delle ruote sui binari, dal numero degli assi dei convogli, dal loro carico totale e dal tipo di massicciata dove appoggiano le traversine sulla sede stradale (così si chiama )
La prima cosa da fare è creare sotto le traversine un cuscinetto di bitume alto 12 centimetri chiamato ballast, poi creare come è stato fatto in via Perugia e in molte altre località italiane, delle fondazioni laterali esterne ai lati dei binari, per evitare la propagazione dei rumori tra i binari e verso l'esterno. Infine creare un muretto alto 150-180 centimetri in materiare fonoassorbente dalla base della massicciata fino a poco sopra il binario stesso. Mi sono dimenticato di aggiungere che i freni sono causa di rumore in presenza delle stazioni per via dei segnali di avviso presenti. I nuovi convogli hanno tutti i freni a disco salvo quelli merci che sono ancora in ghisa e fanno del rumore infernale.
Per il momento mi fermo qui. Per quanto riguarda lo spostamento della ferrovia , scrivo un commento successivo.
Leonardo Maria Conti
leofax 2020-12-13 13:25:04
Per quanto riguarda l'arretramento della ferrovia adriatica a lato dell'A14 come proposto dal ministro Franceschini la ritengo una stupidaggine. Intanto andremmo a creare una nuova barriera sul territorio e poi verrebbe meno il servizio pubblico che la ferrovia svolge. Anni fa proposi la Metropolitana Adriatica, on un tracciato che i linea di massima seguiva il tracciato della statale !6 bypassando anche i letti dei fiumi a una profondità di circa 30 metri. Consisteva in 4 binari di cui i centrali erano per l'AV/AC. Le stazioni erano longitudinali soprelevate rispetto ai binari ma con rampe per l'accesso ed esclusioni di scalinate anche per renderle fruibili ai diversamente abili. Il tracciato da Cattolica a Pesaro in superfice con l'esclusione di Pesaro in Sotterranea. Da questa fino ad Ancona in Galleria con l'esclusione di Ancona che rimaneva in Superfice. Da Ancona a Loreto Stazione in superfice a 4 binari ed infine fino ai confine meridionale della Regione in sotterranea. Ovviamente vi erano dei collegamenti trasversali sia per Fabriano che per il Sanzio a Marina di Montemarciano. A nord all'altezza dello scalo aereo di Fano si poteva creare una linea che sostituiva il vecchio tracciato tra Fano e Fossombrone con il riattivazione della linea per Urbino. se vogliamo dirla tutta anche la Fabriano-Pergola dovrebbe essere riattivata e con un nuovo tratto fino a Fossombrone avremmo creato la Ferrovia del Sapere, ovvero il collegamento di 3 Università. Macerata, Camerino e Urbino. Ripeto le mie sono solo linee di indirizzo, poi saranno i politici e i tecnici a decidere cosa fare.
Leonardo Maria Conti
matteo 2020-12-13 14:31:29
4 binari con km e km in galleria? Certo che fantasticare è proprio gratis...
Comunque si parla da anni di arretramento della ferrovia, ma nessuno che insieme alle chiacchiere abbia parlato di dove far passare la ferrovia dove trovate lo spazio se non c'è nemmeno per l'autostrada?
vecchio freak 2020-12-14 16:49:09
50 e passa km in galleria???? Ahahah
Ma dai... Su, non scherziamo
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