E’ stata opportunamente ricordata la bella mostra che nel 2016 permise a Paolo Rossi di visitare Senigallia e a tanti senigalliesi di ammirare cimeli appartenenti all’ex calciatore appena scomparso, ma c’è un’altra visita in città di “Pablito” che merita di non essere dimenticata.

 

Paolo Rossi calcò infatti anche il rettangolo verde dello stadio di Senigallia. 

 

Accadde nel 1996, quando l’impianto era ancora soltanto il “Comunale” e il campo di gioco aveva ancora l’odore dell’erba naturale: l’intitolazione a Goffredo Bianchelli sarebbe arrivata soltanto alcuni anni dopo, ma fu proprio l’indimenticato giocatore e dirigente vigorino a contribuire all’arrivo di “Pablito”. 

 

In quel ’96 la Vigor compiva infatti 75 anni e si pensò di fare le cose in grande. 

 

Bianchelli e la società rossoblù ci riuscirono benissimo, organizzando una amichevole tra l’Italia Master, con molti campioni del mondo del 1982 tra cui Rossi, allora quarantenne ma ritiratosi già da dieci anni, e una selezione della Vigor, a sua volta composta da diversi giocatori di quel magico 1982, che, un mese prima del trionfo mondiale, portò il club a un passo dalla C1, sfumato in un caldo pomeriggio modenese nello spareggio contro la Mestrina. 

 

“Pablito” venne a Senigallia per la prima volta assoluta e lo fece con la nota positività: “è un piacere tornare nelle Marche dove ho giocato più volte – sottolineò – ed è bello farlo per i 75 anni della Vigor: non è affatto facile mantenere in vita una società dilettantistica per così tanto tempo”. 

 

Gli eroi di Spagna 1982 vinsero 3-1 contro le glorie vigorine, ma alla fine, davanti a 3.000 spettatori, fu davvero grande festa per tutti.