L’Amministrazione scrive al Governo sull’uso delle mascherine a scuola
"E' nostro dovere agire tempestivamente, in maniera trasparente e competente"
Prevedere l’esenzione dall’uso delle mascherine nelle scuole in situazione di staticità e distanza interpersonale: è questa la richiesta contenuta in una lettera firmata congiuntamente dal Sindaco Olivetti e dal vice Sindaco e Assessore alla Pubblica Istruzione Pizzi e inviata al Primo Ministro Conte, ai Ministri alla Sanità, all’Istruzione, e agli Affari Regionali Speranza, Azzolina e Boccia, oltre che al Presidente regionale Acquaroli e all’Assessore regionale alla Pubblica Istruzione Latini.
L’Amministrazione ha infatti espresso formalmente i propri dubbi rispetto all’obbligo dell’uso continuativo delle mascherine da parte degli alunni delle scuole contenuta in una nota del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione del Ministero dell’Istruzione, che prevede che la mascherina venga indossata sempre, da chiunque sia presente a scuola, anche quando gli alunni sono seduti al banco e indipendentemente dalle condizioni di distanza previste dai precedenti protocolli.
Visto l’alto rischio delle implicazioni e ricadute circa l’uso prolungato delle mascherine che si possono avere sul benessere socio-emotivo degli alunni e sulla qualità dei contesti e dei processi di apprendimento – scrivono il Sindaco Olivetti e l’assessore Pizzi – e considerato che molte famiglie preferiscono tenere a casa i propri figli, chiedo al Governo di intervenire sul punto prevedendo l’esenzione dell’uso della mascherina nelle scuole in situazione di staticità e distanza interpersonale.
Nella lettera viene anche evidenziata la mancata chiarezza normativa, con alcuni passaggi della citata nota Ministeriale che parrebbero in contrasto con altri fonti normative e con quanto ricordato dallo stesso Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute, che nel verbale della riunione del 31 agosto scorso ricordava che l’uso della mascherina nelle scuole è particolarmente importante in situazioni di movimento e che per favorire l’apprendimento e lo sviluppo relazionale, la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità con il rispetto della distanza di almeno un metro.
Corriamo la seria probabilità – hanno concluso il Sindaco Olivetti e l’assessore Pizzi nella loro lettera – che gli effetti di questa situazione emergenziale si ripercuotano a distanza di anni e sotto molteplici aspetti, da quelli sociali a quelli economici ed è pertanto nostro dovere agire tempestivamente, in maniera trasparente e competente.
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