Un marchigiano il migliore CT dell’Italia di tutti i tempi: Roberto Mancini
I numeri di Mancio: nulla da eccepire, il migliore anche in termini di share. Il clima che si respira nello spogliatoio azzurro
La qualificazione alla fase finale della final four della Nations League è soltanto la ciliegina sulla torta di due anni fantastici portati a termine da Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale. Le ultime sfide di novembre hanno confermato la bontà del progetto anche in assenza dell’allenatore che è contornato da collaboratori competenti, nonché amici ed ex compagni di squadra.
I numeri di Mancio: nulla da eccepire, il migliore anche in termini di share
La partita in Bosnia valida per l’ultima partita del girone di Nations League è stata la 27esima panchina per il CT azzurro Mancini. Novembre ha definitivamente confermato le possibilità che ha l’Italia di essere protagonista all’Europeo 2020, cosa che avvalorano anche le quote delle scommesse sportive che vedono la squadra azzurra fra le favorite. Il bilancio dei risultati totali dei primi due anni di panchine per Mancini è di 18 vittorie, sette pareggi e due sole sconfitte. In assoluto l’allenatore di Jesi è il migliore nelle prime ventisette partite da commissario tecnico, staccando Fabbri secondo: con 18 vittorie, sei pareggi e tre sconfitte e Vicini terzo: stesso numero di vittorie dei primi due, ma con cinque pareggi e quattro sconfitte. Se a questi dati si aggiunge che l’Italia non perde da 22 partite consecutive (18 vittorie e quattro pareggi), Mancini è senza dubbio il miglior tecnico dell’Italia in assoluto. Il tutto condito da undici vittorie consecutive, record assoluto già stabilito in precedenza. Per non farsi mancare nulla il CT marchigiano è anche riuscito a ottenere un ottimo risultato in termini di share televisivi in occasione della partita con la Polonia: oltre sei milioni e seicentomila tifosi azzurri hanno seguito la partita per un 23,62% di share, primo in assoluto nella serata.
Il clima che si respira nello spogliatoio azzurro
Al di là di tutti i numeri che Mancini è riuscito a raggiungere e superare, sono due i risultati che il tecnico jesino è riuscito a conquistare e hanno un’importanza pari ai numeri. Innanzitutto, la Nazionale di Mancini si diverte, gioca bene, ha qualità e idee, sa cosa fare in tutte le fasi di gioco e sa quando deve attaccare o respirare e indietreggiare. Allo stesso tempo, ha l’entusiasmo di una serie di giovani talenti interessanti, citiamo Barella, Chiesa, Locatelli e l’esperienza di calciatori veterani come Bonucci, Acerbi, Florenzi. L’altro grande successo per l’Italia è il calore che sta nuovamente ricevendo meritatamente dalla gente. I numeri della partita con la Polonia sono una conferma del fatto che questa Italia piace e convince e i tifosi italiani iniziano ad apprezzarne anche di più i singoli interpreti. L’ambiente che pare esserci attorno alla Nazionale è di serenità totale, di grande motivazione e comunione di intenti. In questo Roberto Mancini ha un enorme merito. Della sua proverbiale capacità comunicativa non ne scopriamo adesso le potenzialità, se ne conoscono le doti sin da quando con la fascia da capitano di diverse squadre al braccio si intratteneva in lunghe discussioni con gli arbitri di mezza Italia o riusciva a “domare” il talento di Balotelli e di Adriano.
Roberto Mancini ha avuto il merito di cambiare il volto di questa squadra e l’immagine che la Nazionale dà soprattutto all’estero. Ha impiegato soltanto due anni ad iniziare e poi dar forma ad un progetto che era davvero in crisi dopo l’eliminazione dalla Coppa del Mondo del 2018 dell’Italia allenata da Ventura. Ora è il momento di prendersi tutti i meriti perché dal 2021 prove importanti aspettano il CT e la Nazionale.
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