Lettera di una prof a Wilma Durpetti
Il ricordo della Prof.ssa: sagrati: "Carissima Wilma, non la potrò mai “scordare”, rimarrà sempre nel mio cuore e nella mia mente"
Carissima signora Wilma,
sono qui a scriverle, sicuramente mi ascolterà da lassù, per dirle grazie anche a nome di tanti miei alunni che hanno avuto la fortuna di conoscerla. Le voglio dire grazie perché ha saputo costruire un ponte tra i giovani e gli anziani. Come poter dimenticare i suoi racconti, i ricordi di un mondo che non c’è più.
È stato un “libro vivente” per noi, ci ha raccontato la storia di Senigallia e insieme agli “Amici del molo”, con Giorgio e con Rinaldo, abbiamo conosciuto aspetti caratteristici della vita marinara, le tradizioni, gli aneddoti, il dialetto, la cucina… le vostre esperienze di vita.
Come in un “amarcord”, cara Wilma, ci ha parlato del suo grande amore per la città di Senigallia e per il suo mare e io con i miei ragazzi abbiamo sorriso, ci siamo emozionati, siamo rimasti incantati.
Cara Wilma, ha avuto questa grande capacità di insegnarci a non cadere, a non disperare, ad amare la famiglia e soprattutto ha avuto la grande capacità di tramandare quello che ha vissuto, perché niente del passato potesse andare perduto. Io e i miei alunni siamo sempre rimasti affascinati dai suoi racconti, consapevoli di essere stati i destinatari di una grande lezione di vita.
Quanti incontri con noi, ha partecipato a tanti progetti e ultimo il progetto “Non ti scordar di me” e grazie anche alla sua collaborazione ne è uscito un libro. Non ti scordar di me… e chi avuto la fortuna di conoscerla non la potrà mai dimenticare.
Capelli biondi con la piega sempre perfetta, un velo di rossetto e quegli occhi, quello sguardo sorridente, vivace, intelligente, profondo, una “ragazza di allora” con i suoi anni portati benissimo.
Carissima Wilma, non la potrò mai “scordare”, rimarrà sempre nel mio cuore e nella mia mente.
Con immenso affetto e grande stima
Simonetta Sagrati
Un ultimo ricordo, da una sua poesia “Danza con me”:
…
Come sono passati
in un soffio,
gli anni
che furono nostri!
Il gufo spalanca
i suoi occhi meravigliato …
vedendo danzare
da sola e di notte
una vecchia signora
sul prato! (Wilma Emilia Durpetti)
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