Sospetta importazione illegale di piante rare dall’America, coinvolto senigalliese
Sequestrato dai Carabinieri Forestali un numero rilevante di rari cactus
Nei giorni scorsi i Carabinieri Forestali del Nucleo Carabinieri CITES di Ancona con il supporto dei Carabinieri Forestali della Stazione di Morciano di Romagna (RN), hanno proceduto al sequestro di 171 cactus appartenenti a specie in via di estinzione estirpati dai deserti cileni, messicani e statunitensi e detenuti illegalmente presso la serra di un collezionista residente in Provincia di Rimini.
L’intervento, delegato dalla Procura della Repubblica di Ancona, costituisce l’ultimo di numerosi atti di Polizia Giudiziaria condotti nell’ambito dell’Operazione “Atacama”, finalizzata al contrasto del traffico illecito di cactus tutelati dalla CITES (Convezione di Washington sulla tutela delle specie animali e vegetali in via di estinzione) e considerati a elevato rischio di estinzione.
Lo scorso febbraio, all’inizio delle attività investigative, erano state sequestrate a carico di un uomo residente a Senigallia altre 930 piante, che sarebbero state estirpate illegalmente nel corso di 7 viaggi in Cile e Argentina, e poi secondo gli investigatori importate illecitamente – per aggirare i controlli – attraverso il sistema dell’invio di “pacchi postali” nell’Unione Europea in violazione della normativa CITES.
Dalle analisi forensi, condotte da esperti appositamente nominati dalla Procura, sono emerse – spiegano i Carabinieri – “inequivocabili evidenze comprovanti importazioni, esportazioni e commercio svolte dai due indagati con 10 trafficanti e collezionisti stranieri e 9 italiani, per un valore delle piante sequestrate stimato in oltre un milione di euro”.
Molte piante, appartenenti a varietà rare, raccolte nel deserto dell’Atacama in Cile (da cui prende in nome l’operazione), sarebbero state esportate attraverso trafficanti residenti in paesi asiatici, tra cui il Giappone; altre sempre secondo l’ipotesi investigativa sarebbero state vendute o acquistate in Europa per essere poi immesse nuovamente sul mercato illegale.
Sono state scoperte anche importazioni di piante estirpate in Arizona, effettuate da un americano arrestato nel 2019 negli Stati Uniti per aver estirpato esemplari in un’area protetta.
Le piante importate illegalmente dagli USA sarebbero state poi vendute presso una famosa fiera organizzata in Belgio e anche direttamente attraverso contatti con collezionisti europei e italiani.
Tutte le piante sequestrate nel corso dell’operazione “Atacama” sono state affidate all’Orto Botanico dell’Università di Milano, il cui Direttore, Stefano Caccianiga, ha eseguito studi approfonditi sull’origine di ogni singolo esemplare: ora sono custodite e curate da esperti botanici specializzati nel settore dei cactus.
“Oltre al valore economico – aggiungono i Carabinieri Forestali – l’attività illegale sgominata riveste un elevato significato in particolar modo dal punto di vista della tutela ambientale; costituisce infatti un danno per l’ecosistema naturale l’asportazione dagli habitat di piante rare.
Per questo motivo sono iniziati contatti con varie Autorità amministrative per poter procedere al “rimpatrio” nei paesi di origine delle piante sequestrate e alla reintroduzione nello specifico ambiente naturale, in particolare in Cile.
I due indagati, oltre alla confisca di tutte le piante, rischiano pene che vanno dall’arresto fino a due anni all’ammenda fino a 150.000 euro, sanzioni previste dalla Legge 150/1992 che recepisce la Convenzione di Washington – CITES in Italia”.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!