Le Marche diventano zona arancione
Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro
Le Marche si preparano a diventare zona arancione. Il Ministro della Salute Roberto Speranza firmerà nella serata del 13 novembre una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 15 Novembre. Passeranno in area rossa le regioni Campania e Toscana e in area arancione le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e, appunto le Marche.
Cambia così nuovamente la mappa dei colori di rischio delle Regioni. Solo Lazio, Molise, Veneto, Sardegna e Provincia di Trento rimangono gialle, con una classificazione complessiva di rischio ‘moderata’. È quanto si legge nella bozza del report dell’Istituto superiore di sanità (Iss)-ministero Salute con il monitoraggio della cabina di regia sull’epidemia di Covid in Italia della settimana dal 2 all’8 novembre, con aggiornamenti all’11 novembre. Si legge sul report: “Necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone, in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”.
Cosa cambia quindi? In aggiunta alle misure già in essere, sono vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Con la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune. Inoltre, è prevista la chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
La notizia è stata divulgata anche dal presidente della Regione Acquaroli: “Qualche minuto fa mi ha chiamato il ministro Speranza per anticiparmi la comunicazione ufficiale rispetto alla variazione della fascia di colore della nostra regione, che da “gialla” diventa “arancione”. Una classificazione che fino a ieri non era prevista seppur negli ultimi due giorni i numeri dei positivi erano oggettivamente cresciuti, in particolare quello dei sintomatici. Per questo stavamo studiando un’ordinanza anti-assembramento che a questo punto diventa inutile. Passando da regione “gialla” a regione “arancione” le restrizioni diventano più forti. Tra le misure principali, i bar e i ristoranti potranno lavorare solo con consegne a domicilio o d’asporto fino alle 22 e dovranno restare chiusi. È vietato spostarsi tra regioni e tra comuni se non per comprovati motivi di lavoro, di salute, di studio o necessità. Dispiace sicuramente veder ulteriormente compresse le nostre libertà e penalizzata la nostra economia, ma invito comunque a rispettare le misure previste dal Dpcm che avranno una validità di due settimane a partire da questa domenica compresa“.
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