Inchiesta barriere fonoassorbenti, agli arresti domiciliari Giovanni Castellucci
Il manager senigalliese è stato amministratore delegato di Atlantia fino al 2019
I militari delle Fiamme Gialle di Roma hanno notificato mercoledì 11 novembre una serie di misure cautelari nei confronti di 6 persone, nel corso di una inchiesta secondaria e distinta partita dopo il crollo a Genova del Ponte Morandi, avvenuto nell’agosto 2018.
Tra i destinatari delle misure cautelari c’è pure il manager senigalliese Giovanni Castellucci, per il quale sono scattati gli arresti domiciliari in seguito ad una ordinanza partita dal Tribunale di Genova su richiesta della Procura.
Castellucci era già indagato per il crollo del Ponte Morandi in qualità di amministratore delegato dell’holding Atlantia (Ex Autostrade per l’Italia), incarico mantenuto fino a gennaio 2019: secondo il Gip che ha disposto l’ordinanza si sarebbero riscontrate problematiche in termini di sicurezza nelle barriere fonoassorbenti montate sulla rete autostradale, che, però, non sarebbero state cambiate “per evitare le ingenti spese che questo avrebbe comportato”.
Ai domiciliari oltre a Giovanni Castellucci, Michele Donferri Mitelli e Paolo Berti, rispettivamente ex responsabile manutenzioni e direttore centrale operativo dell’azienda.
Interdetti per 12 mesi anche tre attuali dirigenti dell’azienda: sono Stefano Marigliani, Paolo Strazzullo, Massimo Meliani.
L’inchiesta è partita un anno fa dopo che la Guardia di Finanza aveva acquisito alcuni documenti nell’ambito dell’indagine principale sul crollo del ponte, che provocò 43 vittime.
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