GSA sullo spostamento del Conad all’interno dello Stadio Bianchelli
"Chiediamo alla nuova Amministrazione comunale di pronunciare un chiaro e netto no a questo progetto"
Con la precedente Amministrazione Comunale ci siamo spesso trovati in contrasto in merito a scelte di tipo ambientale ed urbanistico, per noi difficili da condividere.
Ora abbiamo una nuova Amministrazione, a cui vanno i nostri auguri di buon lavoro, ed è logico aspettarsi scelte in discontinuità con quella precedente ed una maggiore attenzione ai problemi dell’ambiente e del verde pubblico.
Uno di questi riguarda lo spostamento del supermercato Conad, ora in Via Sanzio, all’interno dello stadio comunale. Una scelta che consideriamo perlomeno sconsiderata, sotto diversi punti di vista.
Mentre è da decenni tendenza generale quella di allontanare dai centri cittadini tutte quelle strutture che attirano una gran mole di traffico e quindi di inquinamento ambientale, se non di difficoltà di gestione dei flussi veicolari, da noi si pensa di agire all’opposto. Non solo di piazzare unsupermercato in pieno centro urbano, ma addirittura all’interno dello stadio.
Uno stadio, tra l’altro, bell’esempio di architettura della prima metà del secolo scorso, ricco di storia e molto caro ad intere generazioni di senigalliesi.
Per recuperare i posti auto persi con la realizzazione di questo progetto, oltre che al fine di rendere economicamente più appetibile l’operazione, si prevede di intervenire anche nell’area adiacente allo stadio, con il rischio della perdita degli ultimi lembi di verde presenti in quel settore.
Un progetto che, se realizzato, contribuirà fortemente ad accrescere la concentrazione del traffico e quindi ad aggravare i problemi di inquinamento del centro urbano, in particolare da polveri sottili, sulla cui crescente gravità continuano ad esprimersi medici e ricercatori. Fattore ancor più pesante ed attuale in tempi di pandemia.
Non da meno saranno le conseguenze sulle attività artigianali e commerciali ancora presenti nel centro storico, continuamente minacciate dal crescere dei punti vendita sulla fascia esterna in seguito alle nuove edificazioni e alla apertura di nuovi centri commerciali. Attività che al contrario andrebbero aiutate e favorite per evitare che lo stesso centro continui a spopolarsi e diventi sempre più un set per turisti e poco altro…
Infine, altro fattore importante, l’area in questione è di grande valore strategico per lo sviluppo futuro della città ed è sbagliato mercanteggiarla in funzione di limitati vantaggi immediati, mentre andrebbe compresa in una prospettiva di pianificazione urbanistica di lungo periodo.
Infatti la sua collocazione fra la città storica e i nuovi quartieri dell’ex Piazza d’armi (Parco della Pace) e del Vivere Verde rappresenta un naturale corridoio di collegamento fra queste due parti della città e una fascia di continuità del verde urbano, tanto da essere recepito anche dal Piano Strutturale del Verde. Per rendersene conto basta guardare una planimetria della città e ancor più efficacemente una veduta dall’alto.
Chiediamo perciò alla nuova Amministrazione Comunale di pronunciare un chiaro e netto no a questo progetto, che appare anacronistico e contrastante con una visione moderna di città evoluta, quale Senigallia di certo si propone di essere. Se ci sono interessi, legittimi e condivisibili, a vedere migliorate strutture ora quasi fatiscenti come il vecchio palazzetto dello sport, questi vanno perseguiti con altri mezzi, senza compromettere il futuro della città.
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