Infortuni sul lavoro in aumento tra il personale sanitario
I dati della Cisl: "non si può continuare a chiedere straordinari"
“Non si possono continuare a chiedere decine di ore di straordinario al personale sanitario di fronte ad una problematica che potrebbe durare ancora cinque o sei mesi, oppure bloccare ferie e permessi – dichiara Luca Talevi, Segretario Generale della Cisl Fp Marche -.
Purtroppo, come avvenuto in tutta Italia, si sono persi mesi preziosi per arrivare preparati alla seconda ondata di covid: ora necessitano interventi straordinari sul personale”.
“C’è bisogno di programmazione– prosegue Talevi – coinvolgendo al massimo il sindacato su temi cruciali come il fabbisogno di personale, l’organizzazione, la sicurezza nei luoghi di lavoro per i professionisti della sanità. Necessita anche un piano di sorveglianza che preveda tracciamenti mirati per interrompere le catene di trasmissione, strumenti informatici efficaci e un rafforzamento della capacità di diagnosi”.
Anche l’Inail certifica, con dati aggiornati al 30 settembre 2020, il costante aumento degli infortuni sul lavoro del personale sanitario, con numeri che, secondo la Cisl Fp Marche, diventeranno ancora più pesanti quando giungeranno i dati aggiornati al 30 ottobre.
Ad oggi, i due terzi degli infortuni sul lavoro riguardano il personale sanitario, anche medico, e personale operante nelle strutture socio sanitarie.
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