“Uffici postali, una fotografia sempre più sbiadita”
"Meno di 3.000 dipendenti, e i posti persi non vengono rimpiazzati"
Cinque Filiali per circa quattrocento uffici, ventitrè Centri di recapito da cui dipendono una manciata di presidi di recapito, un Centro meccanizzato postale (declassato) e il Centro nazionale antiriciclaggio: è la fotografia sempre più sbiadita secondo i sindacati della organizzazione di Poste Italiane sul territorio marchigiano.
“Sbiadita e come accade in qualche film fantasy destinata a veder svanire nel nulla importanti parti della stessa per incuria, cattiva gestione ed esagerata tensione al contenimento dei costi – hanno sottolineato i sindacati di categoria Slp-Cisl Slc-Cgil Uilposte Failp-Cisal Confsal-comni – Gli addetti sono complessivamente scesi ben al di sotto delle tremila unità, e non vengono rimpiazzati”.
La rete degli uffici postali durante il periodo di massima allerta sanitaria è stata ridotta quasi del 50% ma non è stata mai completamente ripristinata: “i motivi sono legati alla inadeguatezza delle risorse, certamente non alla sicurezza: mai state così poche al punto da non consentire la riapertura degli uffici. – hanno precisato i sindacati – Sulle attività di recapito rimangono molte criticità: dalle insufficienti risorse che devono svolgere le attività propedeutiche al recapito alla gestione dei prossimi picchi di traffico che finora sono stati affrontati e gestiti con una superficialità che non ha eguali”.
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