Chiuso centro ayurvedico: evasione fiscale per oltre 2 milioni di euro e attività medica senza autorizzazione
L'associazione dichiarava ufficialmente di essere senza scopo di lucro ma aveva un giro di affari molto ingente: tre le denunce
Gli uomini della Guardia di Finanza hanno chiuso un centro ayurvedico che si dichiarava ente no profit. Ad essere denunciati due imprenditori cingalesi ed un soggetto italiano: l’accusa è di evasione fiscale ma anche di esercizio abusivo della professione medica in concorso.
A far partire l’operazione denominata “Non solo yoga”, le segnalazioni di alcuni clienti che lamentavano il pagamento di somme di denaro per la partecipazione a vari corsi senza il rilascio di alcuna certificazione fiscale. Le operazioni finanziarie non comunicate al fisco da parte dell’associazione ammonterebbero ad oltre 2milioni di euro. Le Fiamme Gialle della Tenenza di Senigallia hanno rinvenuto, in alcuni bidoni per l’immondizia, un ingente quantitativo di documentazione “in nero” pronta per essere distrutta.
Grazie ai minuziosi accertamenti della polizia tributaria, sono state individuate ben 750 posizioni riferite a clienti che si sono sottoposti a consulti ed hanno partecipato ad attività tenute dal “maestro” e sono stati delineati i cospicui guadagni conseguiti, risultati essere stati sottratti al Fisco.
Nel corso delle indagini, dopo aver ricostruito il volume d’affari del centro ayurvedico, tramite mirati accertamenti bancari e controlli incrociati eseguiti presso fornitori e associati, sono state disconosciute le agevolazioni fiscali che il legislatore concede agli enti “no profit” ed è stata, pertanto, riqualificata l’attività dell’associazione e dell’agriturismo in attività d’impresa.
Nel centro venivano eseguite delle attività mediche che gli indagati svolgevano senza alcuna autorizzazione e senza essere in possesso di alcuna laurea specialistica, con conseguenti rischi per la salute dei clienti, alcuni dei quali anche con patologie importanti.
Come se non bastasse, il personale dell’Asur Area Vasta 2 ha rilevato che all’interno dello “shop” del centro ayurvedico erano detenuti diversi prodotti alimentari scaduti da tempo come farine, succhi di frutta, succhi di pomodoro, olio e prodotti cosmetici naturali; ma vi erano anche preparati ayurvedici e bevande depurative di vario genere senza alcuna indicazione degli ingredienti. Per questo motivo sono stati sottoposti a sequestro sia tutti i prodotti presenti che i locali destinati alla produzione e conservazione dei medesimi.
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