“Il pane di San Gaudenzio ad Ostra”
Torna l'annuale iniziativa in occasione della festa del patrono
In occasione della festa del Santo Patrono ad Ostra il 14 ottobre, il Salvagente propone a tutti l’iniziativa “Il pane di San Gaudenzio”.
E’ un semplice gesto di carità a cui ogni persona può partecipare semplicemente donando alimenti non deperibili.
Questi alimenti possono essere portati in sede: via Gramsci 10 Ostra centro, oppure chiamare al 3483315890 perche’ possiamo venire a ritirarli direttamente nelle case. Questi doni poi vengono messi dentro i pacchi che ogni 15 giorni i volontari portano nelle case delle persone in difficoltà. Attualmente assistiamo 40 famiglie sia straniere che italiane, la maggioranza sono famiglie italiane.
L’origine e la ragione di questo gesto sta nel nostro stesso essere uomini. Ognuno di noi è un dono voluto e amato da Dio e la vera povertà è perdere questa consapevolezza. Quando sopraggiungono le difficoltà a rendere la vita difficile e buia solo una compagnia che ti accoglie e ti vuole bene può ridarti vigore e non farti sprofondare.
Aiutando la persona a non incartarsi nel proprio problema non riuscendo di conseguenza a vedere altro. E’ normale che la persona prenda in esame le proprie azioni, specie se le conseguenze sono pesanti e l’ hanno condotta dentro un buco nero, è facile poi lasciarsi bloccare da esse, anzi va da se che poi uno sia tentato di accanirsi contro sé stesso.
Riponendo poi tutta la propria attenzione sugli errori compiuti, ci si frusta ci si condanna, si da cadere ancora più giù, cosi che tutto si fa più buio e complicato. E soprattutto nel cuore il desiderio e la speranza si spegne:.. la sfiducia ti assale, ti senti stanco e sfinito e cosi braccata la persona non riesce più a vedere la strada.
Ecco, la vicinanza di qualcuno invece aiuta il riaccendersi del desiderio; perché uno che si sente guardato, accolto e voluto bene per quello che è capisce, in quel bene, che le porte in effetti non sono tutte chiuse.
Una ragazza incontrata ed accompagnata, uscendo fuori da una profonda crisi scriveva così : ” quando mi chiedo cos’è che mi strappa da questo nulla Non posso fare a meno di pensare a coloro che mi hanno sostenuto. Tante volte mi sono chiesta:…
Ma se io stessa non riesco a volermi bene come possono e perché dovrebbero farlo gli altri? Che cuore devono avere queste persone? Che cosa devono aver visto in me? Da cosa sono sostenute? Volevo capire.
E allora mi sono legata a loro. È stato un anno pieno, intenso, faticoso ma bellissimo. È stato un anno che mi ha stravolto e mi ha riempito la vita non perché io sia diventata più brava o perché quei dolori e quelle paure che aveva dentro siano svanite, ma perché ho sperimentato attraverso quegli amici, una inimmaginata, inimmaginabile e mai provata corrispondenza al cuore. Oggi desidererei che tutti potessero vivere la bellezza di un incontro e di un’amicizia come quello che ho vissuto io. È bello vivere con la certezza di aver trovato una grande compagnia e me la voglio tenere ben stretta. Non posso più perderla per andare dietro ai miei pensieri, perché mai come adesso riconosco che solo in questo luogo viene accolto e amato tutto di me, le mie fragilità le mie paure, il mio dolore e il mio bisogno. Solo qui posso guardare e prendere sul serio me stessa senza tralasciare nulla, senza dare nulla per scontato.
Ecco per noi portare il pacco è offrire questa amicizia.
Chiediamo a tutti di partecipare a questo gesto di carità e a chi vuole anche di venire con noi a portare il pacco .grazie.
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